Visualizzazione post con etichetta shes an artist. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta shes an artist. Mostra tutti i post

domenica 31 agosto 2008

Qualche post fa avevo promesso di incollare un link dei video di chris, un amico di robertino incontrato sulle sponde del lago ontario. lui fa tutto: canta, suona, registra, monta e trasmette.

eccone uno. gli altri sono qui

 



giovedì 6 aprile 2006

The "Queen of the Folksingers", that would have to be Joan Baez. Joan was born the same year as me and our futures would be linked, but at this time to even think about it would be preposterous. She had one record out on the Vanguard label called Joan Baez and I'd seen her on tv. She'd been on a folk music program broadcast nationwide on CBS out of New York. There were other performers(...) Joan sang some ballads on her own and then sat side by side with Lightnin' and sang a few things with him. I couldn't stop looking at her, didn't want to blink. She was wicked looking - shiny black hair that hung down over the curve of slender hips, drooping lashes, partly raised, no Raggedy Ann doll. The sight of her made me high. All that and then there was her voice. A voice that drove out bad spirits. It was like she'd come down from another planet.


She sold a lot of records and it was easy to understand why. The women singers in folk music were performers like Peggy Seeger, Jean Ritchie and Barbara Dane, and they didn't translate well to a modern crowd. Joan was nothing like any of them. There was no other like her. It would be a few years before Judy Collins or Joni Mitchell would come out on the scene. I liked the older women singers - Aunt Molly Jackson and Jeanie Robinson - but they didn't have the piercing quality that Joan had. I'd been listening to a few of the female blues singers a lot, like Memphis Minnie and Ma Rainey, and Joan was in some kind of way more like them. There was nothing girlish about them and there was nothing girlish about Joan, either. Both Scot and Mex, she looked like a religious icon, like somebody you'd sacrifice yourself for and she sang in a voice straigh to God... also was an exceptionally good instrumentalist.


The vanguard record was no phony baloney. It was almost frightening - an impeccable repertoire of songs, all hard-core traditional. She seemed very mature, seductive, intense, magical. Nothing she did didn't work. That she was the same age as me almost made me feel useless. However illogical it might have seemed, something told me that she was my counterpart - that she was the one that my voice could find perfect harmony with. At the time there was nothing but distance and worlds and big divides between her and me. I was still stuck in the boondocks. Yet some strange feeling told me that we would inevitably meet up. I didn't know much about Joan Baez. I had no idea that she'd always been a true loner, kind of like me, but she'd been bounced around a lot and lived in places from Baghdad to San Jose. She had experienced a whole lot more of the world than I ever did. Even so, to think that she was probably more like me than me would have seemed a little excessive.


There was no clue from her record that she was interested in social change or any of that. I considered her lucky, lucky to get involved in the right kind of folk music early on, get up to her eyeballs in it - learn how to play and sing it in an expert way, beyond criticism, beyond category. There was no one in her class. She was far off and unattainable - Cleopatra living in an Italian palace. When she sang, she made your teeth drop. Like John Jacob Niles, she was mighty strange. I'd be scared to meet her. She might bury her fangs in the back of my neck. I didn't want to meet her, but I knew I would. I was going in the same direction even though I was way back of her at the moment. She had the fire and I felt I had the same kind of fire. I could do the songs she did, for starters... "Mary Hamilton", "Silver dagger", "John Riley", "Henry Martin". I could make them drop into place like she did, but in a different way. Not everyone can sings these songs convincingly. The singer has to make you believe what you are hearing and Joan did that. I believed that Joan's mother would kill somebody that she loved. I believed that. I believed that she'd come from that kind of family. You have to believe. Folk music, if nothing else, makes a believer out of you.


(Bob Dylan - Chronicles, vol. 1)



 

venerdì 28 ottobre 2005

Eh no un post sul COLORIFICIO lo devo scrivere perchè è stata una delle mie mete preferite per più di cinque anni, e sono appena tornata a comprare un blocco da schizzi un pennello una matita 6B proprio come facevo tanti tanti tanti anni fa.


In effetti ci ero tornata qualche volta, ma per prendere cose di poco conto, che non avevano direttamente a che fare con il disegno, mentre oggi pomeriggio mi sono sentita un po' liceale che deve fare i compiti di pittorico e ha finito la carta da spolvero o ha una gomma pane che invece che pulire lascia una traccia grigiastra sul foglio da tanto è stata usata.


Con la mia cara amica bici, che sto rivalutando sempre più, e una borsa di stoffa sufficientemente grande per contenere un blocco da schizzi 30x42, sono andata in questo luogo magico, tenuto da marito e moglie, lei una pittrice, lui incorniciatore di quadri, nel paesello qui a fianco. Incredibile come niente sia cambiato dalle prime volte in cui ci sono andata. L'odore.. come faccio a descriverlo?? Quando entri nel negozio ti avvolge un profumo di carta nuova, legno di matita, metallo dei tubetti di tempera, tutto amalgamato dalla polvere... è un odore speciale.


Poi non tralasciamo il figlio dei proprietari, di cui ero follemente innamorata, anche se era più grande di me di un bel po' e non mi calcolava neanche di striscio. Centellinavo gli articoli da comprare in modo da poterci andare più volte nel corso della settimana. "Uhm dunque ho bisogno... un foglio 100x70 ruvido e una sanguigna. Sì per ora basta così". E il giorno dopo "Uhm mi servirebbe anche uno sfumino, per la sanguigna di ieri, sai". E il giorno dopo ancora "Ho perso la gomma pane, me ne serve assolutamente una. E già che ci siamo, un altro foglio 100x70".


vabbè lo finisco qui che devo andare a cantare.


 

martedì 25 ottobre 2005

E cepu sia...

...ma solo per due giorni alla settimana!


Dopo lunghe riflessioni (e un leggero aumento della retribuzione!) ho deciso che sì, diventerò un anello della catena CEPU, un po' come Del Piero. Chiaro, non si tratta della mia massima aspirazione, però sono contenta perchè dovrò fare la "prof" di discipline pittoriche e plastiche - nella sezione Grandi Scuole (che per chi non lo sapesse è la sezione che prepara gli studenti a prendere i vari diplomi delle superiori - tra cui anche il liceo artistico). Sempre meglio che preparare schemi di legislazione internazionale dei beni culturali per quegli studenti universitari asini di Conservazione dei Beni Culturali.


Del resto non ho niente da perdere. Se mi stufo o non vale la pena economicamente, dico ciao ciao e grazie tante.


E non mi è mai dispiaciuta l'idea di insegnare disegno. Che bello diventerò un surrogato di prof di discipline pittoriche - non vedo l'ora di dirlo al mio prof storico del liceo, che nel frattempo è diventato un mio grandissimo amico :)


 

mercoledì 19 ottobre 2005

e vissero felici e contenti









Visto che va di moda e non ho sonno l'ho fatto pure io, dopo matters michy e kali

 








Questo è il tuo tipo psicologico:










Tipo ISF
























Orientamento Funzione dominante Funzione d'appoggio Funzione terza Funzione inferiore Tendenza
Introverso Sensazione Sentimento Pensiero Intuizione Percettiva




Il tipo introverso sensazione è una sorta di spugna umana. Assorbe la realtà che lo circonda. Quando incontra qualcuno o qualcosa è in grado di percepire un numero sorprendente di dati e di sfumature. Visto dall’esterno, questo tipo può sembrare poco coinvolto con quello che avviene intorno a lui. In realtà sta assorbendo tutte le informazioni che i suoi cinque sensi sono in grado di fornirgli. Può essere difficile per chi gli sta intorno capire questo suo processo di assimilazione della realtà. Le sue reazioni esterne possono essere lente ma quelle interne sono invece profonde ed intense. È generalmente una persona tranquilla e gentile. È molto concreta e di poche parole. Tende a essere molto modesta, a volte in maniera anche eccessiva: può correre il rischio di sottovalutarsi. È comunque una persona che non si vanta di quello che fa. Dei 16 tipi, è quello meno presuntuoso di tutti. Dato che la sua funzione di appoggio è il sentimento, è sensibile alle persone, alle loro reazioni e situazioni. È anche molto sensibile alle sofferenze altrui. Come tutti gli introversi tende a essere molto riservato. Si confida soltanto con poche persone pur avendo una buona capacità di stabilire un rapporto con gli altri. La sua funzione inferiore è l’intuizione. Non è pertanto portato a grandi slanci della fantasia e non cerca di elaborare una visione strategica quando affronta un compito o una situazione. Può venire colto di sorpresa da eventi che avrebbe anche potuto prevedere. Non è particolarmente interessato ad imporre una sua visione o organizzazione delle cose. Preferisce seguire la via della flessibilità e dell’adattamento. Con le persone è tollerante e comprensivo. È leale e ha difficoltà a stare in ambienti dove c’è poca armonia. Non è una persona critica ed è difficile che parli male di qualcuno. Attribuisce una grande importanza alla vita familiare. La sua concretezza lo porta a semplificarsi la vita e ad apprezzare la bellezza delle cose semplici. Ama la natura e gli animali. Sul piano lavorativo può essere particolarmente a suo agio in posizioni che comportano un contatto con le persone. Può essere attratto da lavori con una componente sociale. È capace di una notevole dedizione in campo professionale.

 

Da qui


lunedì 3 ottobre 2005

giglio

è stata una faticaccia ma sono piuttosto soddisfatta, data la povertà dei mezzi. cosa ne dite? naturalmente sono partita da un template preconfezionato dall'amico splinder, con qualche piccola modifica... del resto in una serata del genere potevo permettermi di perdere tempo...

venerdì 26 agosto 2005

ingannando il tempo mentre il tempo inganna me..

domani finirà la pacchia. i miei tornano a casa. dovrò tirare la casa a lucido e tutte le non pulizie fatte fino ad ora mi si ritorceranno contro.


oggi pomeriggio però ho preso in mano sanguigna, gessetto e carboncino, oltre alla mia grafite gigante, e ho tirato fuori dall'armadio un vecchio blocco da schizzi. e ho disegnato.


la mia mano è arrugginita. i miei occhi ancora di più. spero sia solo uno strato superficiale, semplice da rimuovere.


al terzo tentativo sentivo entrambi, la mano e gli occhi, che riuscivano a distogliersi dalle convenzioni. sentivo la parte destra del cervello che subentrava all'emisfero sinistro. ed è una sensazione meravigliosa

giovedì 23 giugno 2005

bigbabol

ok per colpa di condonato via il pesca ecco il colore bigbabol.


non dovevi proprio farmela questa! :p

pesca

Ho deciso di dare un look più vellutato al blog.


Così assomiglia di più alla polpa di una pesca succosa... il mio frutto preferito.


Certo... con gli scarsi mezzi e le ancor più scarse conoscenze che possiedo non posso dire di aver rinnovato completamente il template... ma accontentiamoci.