mercoledì 29 agosto 2007

sempre casa.

questo blog sta diventando più un bollettino medico ma diciamo che non ho molto altro da raccontare. finalmente sono riuscita a prenotare la visita da sua maestà il neurochirurgo che mi riceverà a palazzo il prossimo 6 settembre. il che significa un'altra settimana in questo stato semivegetativo aggravato da ormai lunga tossicodipendenza da cortisone e antidolorifico. peccato che settimana prossima inizino le riunioni a scuola, e che il 10 inizi la scuola vera e propria, dove a questo punto, vista l'estate sfumata in un insipido scorrere di mattine, pomeriggi e sere neanche troppo estive, non vedevo l'ora di andare. chissà come sarà la mia nuova prima. chissà come sarà il mio secondo anno da prof... di certo non inizierà nel migliore dei modi, o comunque non inizierà nei tempi consueti.

nel frattempo guardo la mia schiena e le vertebre che sporgono come se fossero gli spuntoni di un mostro cattivo e poi guardo le schiene normali degli altri, che si piegano, si stendono, che non odiano la propria schiena, e li invidio un pochino.

però domenica e lunedì ho avuto una visita speciale dal paese delle mele, che mi ha riportato in mexico e dentro all'estate.

giovedì 23 agosto 2007

oggi ho camminato!! ho fatto le scale, mangiato seduta al tavolo, sono stata in cucina in giardino sul divano in salotto a guardare i simpson.

piccole grandi soddisfazioni, il tutto senza l'ausilio delle stampelle.

pur nella solitudine in cui ho passato queste lunghe giornate, posso dire che ora sono passate. domani andrà meglio, zoppicherò di meno, potrò fare sempre più cose normali. spero solo di non continuare a farle da sola. e dopotutto, in tanti mi sono stati vicini da lontano.

grazie

lunedì 20 agosto 2007

dean

dal mio letto non posso non pensare a quello che sta succedendo e succederà domani nei posti dove ero solo un paio di settimane fa.

si capiscono molte cose dello yucatan se si pensa alla frequenza di queste catastrofi.

un paradiso che può diventare inferno.

per fortuna che la tempistica è stata scelta bene. un punto di fortuna nei mille punti di sfiga che ho avuto. ci mancava solo l'uragano dean...

intanto sono sempre qui a intossicarmi. ieri ho voluto fare a meno dell'antidolorifico, oggi ne ho pagato le conseguenze anche morali.

scusate il pessimismo cosmico ma ho fatto il conto e sono 16 giorni che sto in queste condizioni. sì è vero il dolore non è più come all'inizio ma mi sono anche rotta le scatole.

domani il risultato della risonanza.

domenica 19 agosto 2007

casa. letto

mi sono stufata di stare a letto, a pancia in su, guardando il soffitto o al massimo un libro tenuto in alto con le braccia che dopo qualche minuto si stancano. ho ancora negli occhi il messico, che non ho potuto salutare come si deve, che ho dovuto lasciare in fretta, non a causa di un uragano.

sarei potuta impazzire dal male.

la mia schiena mi ha giocato un brutto scherzo, non avevo mai sentito dolori simili, eh sì che sono esperta di ernie, eh sì che ero preparata, con medicine pensate per il peggio e rivelatesi perfettamente inutili perchè quel peggio era impensabile, eh sì che avevo passato tre settimane d'incanto e stava per arrivare la parte migliore. ero nella spiaggia più bella, col mare più blu che si può, in una capanna che più di paglia non poteva essere... e purtroppo non me la sono potuta gustare fino in fondo, a dire il vero quasi per niente. certo, la porta era aperta e da lì vedevo il mar caribe, la sabbia e le palme, la gente che sin dalle prime ore del mattino andava a fare il bagno, o sentivo la musica fino a notte fonda dal barettino davanti alle onde. contavo le ore che mancavano al giorno dopo, quando la medicina avrebbe dovuto farmi effetto, e provavo a non ascoltare il dolore. non sempre ci riuscivo. a dire il vero ad un certo punto non ho più resistito.

ora il dolore sta passando, lentamente, ma continuo a stare stesa ad aspettare. credo siano due settimane esatte da quando mi sono sdraiata. mi sono sdraiata sotto a un tetto di paglia, piena di sabbia e sale, e poi mi hanno sdraiato nel letto di un piccolo ambulatorio, pieno di formiche a quanto mi diceva emil. ma io non le vedevo neanche.  poi  ancora mi hanno sdraiato su un'ambulanza e poi ancora in una clinica di cancun. lì sono stata sdraiata due o tre giorni, non saprei. mi hanno alzato giusto in tempo per farmi sdraiare su quattro sedili liberi di un volo intercontinentale anticipato, mentre dormivo, perchè oltre allo stare sdraiata e a sentire dolore, è stata questa la mia terza grande occupazione. mi hanno sdraiato nell'aereoporto di madrid e ancora su un aereo per malpensa. credo che fossi dispensata dalle cinture di sicurezza. o semplicemente non ricordo che qualcuno me le abbia allacciate. un'altra ambulanza italiana mi aspettava a milano e sono arrivata all'ospedale sdraiata. così sono rimasta una notte e il giorno dopo. insomma, ormai si è capita la solfa, e non c'è poi tutto quel gusto a raccontare di essere sdraiata nel proprio letto. è molto più delizioso raccontare che ogni tanto mi alzo, con le stampelle, arrivo fino al bagno, poi torno indietro.

non sono in pericolo di vita, il mio è solo dolore, non ho avuto paura, solo male. ed è una sciocchezza rispetto ad altri mali più pericolosi. ho sempre avuto qualcuno al mio fianco, e ho pur sempre passato tre settimane in un posto d'incanto. nella foto lì sotto sembro il papa che sta dando la benedizione urbi et orbi. in realtà è un segno di vittoria sotto l'effetto della morfina perchè sapevo che tutto quello di straordinario che mi stava capitando l'avrei raccontato con un sorriso. certo non pensavo che sarebbe stato così difficile, ma nemmeno credevo si potesse essere così felici quando qualcuno ti passa sul corpo una spugna imbevuta d'acqua e sapone per togliere lo sporco e la sabbia di tre giorni prima, o quando riesci da sola a lavarti i denti reggendoti sul lavandino.

forse qualcuno avrebbe preferito sentirsi raccontare del messico, per stasera va così, ci sarà tempo anche per quello.

martedì 14 agosto 2007

epilogo



















































questo più o meno l'epilogo. difficile tentare un riassunto al momento, veramente troppo da raccontare.. per il resto andate a sbirciare le foto e se qualcuno è indeciso sulla futura meta si lasci influenzare da quello che vede, con la certezza che dal vero è ancora meglio (epilogo a parte). tornerei domani se potessi ma visti gli episodi degli ultimi 10 giorni per me sarà il caso di prendermi una vacanza dalla vacanza.

non ho nemmeno fatto in tempo a dispiacermi della fine di questa magia, forse perchè qualcun altro ha trasformato un incubo in una magia ancora più grande.

lo sai già tesoro mio, ma voglio dirtelo ancora.