venerdì 22 dicembre 2006

ho avuto l'impressione, rileggendo i miei pensieri sull'andalusia, di sentire accostare la porta della mia minuscola stanzina nella juderia di sevilla, quando tornavo a notte fonda dopo una giornata passata a scoprire la città, a perdermi tra i vicoli arroventati e il rumore di fontanelle nei giardini. filtrava la luce del lampione, insieme al ronzio di ventilatori sempre accesi a smuovere l'aria immobile.

vorrei partire di nuovo.

è come un prurito sotto ai piedi. un bisogno primordiale di vagabondaggio infinito, di estate perenne, di adrenalina per un ignoto accogliente.

mi dovrò accontentare di portare i ragazzi in gita. meta "segreta": perugia e assisi.

mi sono divertita a preparare itinerari diversi, per una gita di tre giorni e due notti. forse avrei dovuto fare l'agente di viaggio. perugia è la mia città preferita in italia, non vedo l'ora di tornarci. assisi emana pace.

non sarà l'andalusia ma spero di divertirmi.

per ora mi godo le quasi vacanze

martedì 19 dicembre 2006

c'era chi andava a rubare i nanetti del giardino per renderli liberi.

io andrei a rubare quegli schifosi fantocci aggrappati ai muri delle case vestiti di rosso e bianco con un sacco o una slitta sulle spalle. NON LI SOPPORTO PIU'!!!

Li trovo una delle idee più obrobriose per la decorazione delle case sotto il natale, ancora peggio delle lucine stile luna park appese lungo gli spioventi del tetto o tutto intorno alle finestre.

Ma babbo natale non arrivava con la slitta dentro al camino?????

I bambini cosa penseranno??? che si è trasformato in un ladro.

sono schifata.

Proporrei una campagna di rimozione di tali obrobri.

e anche TU che hai appeso il tuo fantoccio rosso e bianco fatti un esame di coscienza. vuoi che il tuo babbo natale venga ricoperto di cacchette di piccione? o che si inzuppi di acqua che ogni notte si ghiaccia? poi cosa fai? gli porti l'aspirina? gli regali un ombrello? liberalo dalla sua prigionia. lascialo tornare al polo nord fino al 24 dicembre.

grazzzzie.

martedì 12 dicembre 2006

stanotte ho sognato un concerto di natale fatto in una chiesa veneziana che si trasformava in aereo.

era il coro dell'università, facce più o meno note, mi affidavano spartiti da leggere a prima vista, ma alla fine decidevo di mettermi sulle panche, tra il pubblico, ad ascoltare.

l'aereo decollava e tutti si prendevano un grande spavento perchè non riusciva ad andare in salita, mentre il coro cantava melodie strane e improbabili.

l'altra notte invece ho sognato che andavo a chiedere informazioni per incominciare un corso di parapendio, e osservavo un amico - che ha preso il brevetto di recente - mentre volteggiava libero nell'aria, aggrappato a quella vela curva che sembra un po' il manto di qualche personificazione di brezza di terra, o di mare, scolpita su di un bassorilievo romano.
domani una giornata intera solo per me. niente scuola, niente ssis, niente trasbordi in città.

devo preparare le lezioni, è vero, ma mi sono velocizzata. e mi scopro a pensare: cosa potrei fare?

la lista è lunga, piena di desideri strani.



si va da preparare una pizza nel forno nuovo di zecca, a impastare presepi di sale e farina. guardarsi anche un po' di tv, per subire passivamente una serie di imput visivi e sonori dai quali non mi faccio mai invadere il cervello.



fermarsi un po', apprezzare per quanto sia possibile l'inverno che arriva, il solstizio che tra poco riallungherà le giornate.



sabato ho addobbato un albero di natale di quelli veri del paese delle mele, con palline blu e azzurre, lucine intermittenti. ho persino giocato come una bambina a strega comanda colori. che insieme al mago mangia frutta era uno dei miei personaggi preferiti. entrambi dotati di grande cappello appuntito, occhi chiari, una veste lunga e nera la strega, una tunica azzurra il mago, decorata da piccole banane, fragoline, ciliegie e kiwi, insomma tutta la frutta che si mangiava a tradimento.



intanto stanotte non vado a letto con l'ossessione della sveglia alle 6.30.

lunedì 4 dicembre 2006

"professoressa in un aula in tempesta"

sarò monotematica, ma questa chiave di ricerca che qualcuno ha utilizzato per arrivare al mio blog mi ha fatto sghignazzare.

diciamo che non è il mio caso. per fortuna ho tante belle classi che non mi fanno disperare eccessivamente.

però da sabato ho iniziato ad interrogare... una tortura!

le mie cavie sono state due spaurite ragazzine di prima, che si sono beccate un bel 5 e mezzo di incoraggiamento, anche se non avevano studiato un granchè. non so chi tra me e loro due fosse più emozionata. facevo finta di fare la prof insensibile a quelle due paia di occhioni che mi supplicavano in stile gatto degli stivali di shrek per trasmettermi telepaticamente la domanda che avrebbero voluto farsi fare, poichè era l'unica a cui avrebbero saputo rispondere.

evidentemente la comunicazione telepatica non deve essere funzionata un granchè bene.

forse può essere anche dovuto al fatto che nel frattempo avevo una serie infinita di pensieri per la testa tipo: come devo scrivere il voto sul libretto? da cosa capisco se è un'interrogazione da 8 o da 9? cosa posso chiedere che non sia troppo complicato per non metterle in difficoltà, ma che non sia neanche troppo semplice da far sembrare una farsa questa prima interrogazione? e se mi dicono una cosa sbagliata senza che io me ne accorga? e se ho spiegato male io quella cosa ed ho causato un'incomprensione?

insomma, più che ascoltare le ragazze, ascoltavo me mentre facevo tutta questa serie di ragionamenti infiniti.

la verità è che mi dispiace interrogare questi poveri studenti. capisco che hanno altro di meglio da fare il fine settimana che non studiare la deposizione di antelami. inoltre mi sento in colpa quando metto un brutto voto sul registro perchè non vorrei far odiare loro la materia per un quattro. e poi ricordo perfettamente l'angoscia che mi prendeva mentre la mia prof di italiano passava in rassegna il registro prima di chiamare due sfortunati studentelli, mentre tutti quanti speravano di essere miracolati almeno quel giorno, almeno in quella materia.

glielo vorrei proprio dire, a questi ragazzini. fosse per me, io non vorrei interrogarvi! a me basta che studiate. ma ho paura che non funzionerebbe, e temo che il preside non ne sarebbe troppo contento.

però ho avuto anche un po' di soddisfazioni: ho sfornato un nove in quinta, due otto e mezzo in un'altra prima, e altri voti senza infamia nè lode.

venerdì 1 dicembre 2006

la vita della prof è una vita piuttosto interessante. certo non ho un secondo per respirare e pensare ad altro, considerando che delle 24 ore della giornata ne passo in media 5 al giorno a scuola, 5 abbondanti sui mezzi pubblici negli spostamenti tra casa-como-milano-casa (e provando l'ebbrezza di autobus, treno dello stato, treno delle ferrovie nord, passante, metropolitana, tram), 6 a programmare e preparare le lezioni per il giorno dopo, scannerizzando immagini di opere d'arte a più non posso, un paio di ore per colazione/pranzo/cena. mi restano 6 ore per dormire, senza contare che c'è sempre la pallavolo al lunedì e al giovedì, c'è il coro al martedì, e un minimo di vita sociale nei weekend (che sono poi ridotti dal sabato pomeriggio alla domenica mattina).

ma per ora mi diverto un sacco. credo che a fine anno scolastico avrò raggiunto una preparazione mai avuta fino ad ora,  dopo 11 anni che studio questa materia, in Storia dell'Arte. salto come un grillo dalla ritrattistica romana dell'età repubblicana al barocco di bernini e borromini, passando agevolmente per la prospettiva rinascimentale di brunelleschi, il gotico dell'ile de france, il romanico di sant'abbondio a como, tornando alla pianta del tempio greco con brevi accenni di settecento veneziano.

sono soddisfazioni però. soprattutto quando ti si apre messenger mentre stai proiettando una lezione agli alunni perchè il computer ha rilevato e si è connesso ad una rete senza fili, e tutti gli studenti ti chiedono: prooooof ci dà il suo indirizzo di messenger??

oppure quando i ragazzini ancora un po' bambini di prima ti chiedono: proooof ma che quaderno vuole che usiamo per prendere appunti? perchè io ce l'ho a righe ma forse lei lo preferisce a quadretti. da cinque o da quattro millimetri??