lunedì 31 luglio 2006

quando la Grande Storia si incrocia con le piccole storie

eyal, un ragazzo israeliano che ho conosciuto in norvegia l'anno scorso e con il quale ho mantenuto contatti telematici piuttosto frequenti, sarà in spagna nello stesso periodo in cui ci sono io. mi è parsa una cosa naturale proporgli di incontrarci in qualche tappa del mio giro, in caso fossero combaciati i tempi e gli spostamenti, non appena ho deciso la mia destinazione.


la madre di eyal mi ha chiamato oggi, quasi in lacrime, chiedendomi di non far viaggiare da solo il figlio. ha paura che gli succeda qualcosa. mi ha supplicato di andare in giro con lui, e di dire alla gente che è italiano, non menzionare mai il fatto che è un ebreo. lui ha voluto comprare un biglietto per l'europa a tutti i costi, anche se le autorità israeliane consigliano ai loro cittadini di non viaggiare all'estero, anche se la madre gliel'aveva proibito. l'unica cosa che ha potuto fare è stata questa telefonata di supplica ad insaputa del figlio, come se il mio mestiere fosse quello di guardia del corpo, come se il mio essere italiana, non ebrea, mi trasformasse magicamente in uno scudo contro le bombe, i rapimenti, le ritorsioni.


forse la mamma di eyal sta esagerando, si preoccupa troppo. forse eyal starà più al sicuro in andalusia che non a tel aviv. io non mi ero neppure posta questo problema.


quello che importa, però, è che una mamma è terrorizzata dal fatto che possano perseguitare il figlio solo perchè è ebreo.


quello che mi ha sconvolto, è che non si tratta di un paragrafo letto su un libro di storia del liceo: è una telefonata sul mio cellulare, datata 30 luglio 2006.


mi scorre sempre un gelido brivido per la schiena quando mi accorgo che i grandi eventi - che ormai entrano ed escono dalle nostre case come se fossero spifferi di vento, entrano ed escono dalle nostre orecchie come se fossero canzonette alla radio - si mischiano ai piccoli episodi di cui sono coprotagonista. peccato che i piccoli episodi prevedano la possibilità di cambiare il corso degli eventi con le proprie azioni, a differenza della Grande Storia che sembra così inarrivabile, impossibile da manovrare, far deviare.


odio questa impotenza mia, e non solo mia, davanti alle decisioni di certi "signori della guerra" che si nascondono dietro alle loro scrivanie, dietro ai loro sorrisi di plastica, dietro a strette di mano ghiacciate.

sabato 29 luglio 2006

latito, latito, ma cosa ci posso fare? ho troppe cose in ballo. ad esempio oggi ho finito di lavorare per un mese. e poi ho finalmente incontrato una bella persona. ho ricomprato la ciotola del cane del mio capo, che avevo rotto dalla finestra ieri sera al termine di una giornata in cui la tensione si poteva tagliare con il coltello. ho anche fatto uno spuntino di (ben oltre) mezzanotte con la mia gatta. lei latte e bocconcini, io acqua e pan di stelle. ho portato una cassetta di pomodori del mio orto alla zietta. mi piace questa cosa dei pomodori raccolti dall'orto. del basilico nel giardino. dei melograni per cui faccio il tifo affinchè il vento non li faccia cadere dalla bella pianta che li ha trasformati da fiore a frutto.


domani mi tocca combinare cose un po' più noiose, ma è vacanza.


e ora vado a ninna

mercoledì 26 luglio 2006

prenotato. il volo.


decisa la meta (lunedì sera) e le date (questa sera). sono già a buon punto direi


ora mi manca fare la valigia, pensare a qualche ostello e finire di leggere la mia lonely planet sulla spagna meridionale. alla fine mi è andata di lusso, 21 giorni di viaggio, se i soldi non mi finiscono prima. altrimenti mi toccherà lavare i piatti in qualche ristorante di siviglia o di madrid fino al giorno del volo di ritorno.


naturalmente, essendo a zonzo per i fatti miei, se qualcuno è a zonzo per i fatti suoi nelle stesse città mi faccia sapere. per ora il tragitto è nebuloso, un tour dell'andalusia dal 3 al 24 agosto con svariate tappe ancora da decidere nei particolari. attendo di incrociarvi.


e, naturalmente, se qualcuno ha indirizzi di ostelli economici, posti carini da visitare, dritte, curiosità, non esiti a comunicarmele.

domenica 23 luglio 2006

un paio di cosucce, mentre ho la pancia gonfia di anguria e aspetto che si liberi un po' di posto per un sano gelato alla frutta, la temperatura dell'aria è di boh saranno un sacco di gradi celsius e tutto è silenzio.


da due o tre giorni vedo il mondo esterno a pixel, merito di simpatiche zanzariere aggrappate alle finestre che forse non sono così romantiche come quella dell'ikea a baldacchino sopra al letto ma mi permettono di stare al pc la sera con la finestra spalancata e, volendo, anche la lampadina accesa. non che adesso sia sera o abbia lampadine accese, ma i pixel si notano meglio di giorno.


groupie. in questi giorni mi sono chiesta se tale definizione possa essere appropriata all'attività che ho svolto da domenica a giovedì, intenta a inseguire per la penisola un certo signor bob e il carrozzone che si porta dietro da innumerevoli anni. dopo lunghe riflessioni, sono arrivata alla conclusione che no, non sono esattamente una groupie, perchè ciò comporterebbe l'aver ricambiato "in natura" certi favori e privilegi che invece non ho ancora capito perchè mi vengano accordati. fatto sta che il signor bob non me l'ha mica cantata blind willie mctell, almeno non nelle due date che ho seguito.


concerti a parte (che tanto tutti mi dicono che sono una fanatica e basta con questo booob), il peregrinare per lo stivale si è rivelato particolarmente divertente grazie alle diverse personalità di spicco che ho incontrato. non parlo di francesco rutelli e nicky vendola, rispettivamente presenti a roma e a foggia un paio di file avanti alla mia, ma di personaggi di spessore ben più elevato, che mi hanno fatto sentire a casa mia in una città dove peraltro mi sento già a casa (dovrei seriamente pensare ad un eventuale trasferimento??). lo sapete di chi sto parlando.


nonostante non mi sovvenisse all'istante il significato della misteriosa espressione "pachino", non conoscessi il prelibato estivo gusto di un sano "tropical", non riuscissi a immaginare come fosse un "caffè al ghiaccio", mi avete cullato, accompagnato, ospitato, pranzato, dormito, spetasciato, regalato, sorriso, abbracciato, gelato (con la panna gratis). 


grazie

sabato 15 luglio 2006

vado in tour

non è il mio tour, è quello di qualcunaltro: tanto meglio. mi sono limitata a due tappe, più che altro per non diventare una trottola. vorrei ascoltare blind willie mctell. è una richiesta ufficiale signor zimmy. da qualche tempo con le rockstar (o le presunte tali) non ho grande feeling, speriamo di invertire il trend.


latito ultimamente. solo stupidaggini, brevi registrazioni di accaduti poco indispensabili, ma è l'effetto estate-tendente-al-caldo-troppo-caldo combinata alle zanzare-che-quando-mi-metto-davanti-al-pc-la-sera-con-la-finestra-aperta-a-far-girare-l'aria-vengo-attaccata-da-un-plotone-di-irritanti-creaturine-nere.


è che un anno fa ero nel pieno dei festeggiamenti post laurea in un'appiccicosa divertente paesana festosa venezia. oggi sono al termine di una settimana di lavoro pesantuccio in un asettico condizionato soppalco nel quadrilatero più chic di milano.


eppur continuo a chiedermi cosa farò da grande, che forse lo sto capendo solo ultimamente ma mi devo dare una mossa.


per ora mi faccio questo assaggio di vacanza a zonzo per l'italia, tra roma e la puglia. del resto mancano ancora due settimane alle "ferie", e non sono persona che decide con un simile anticipo.

venerdì 14 luglio 2006

oggi ho battuto per telefono il primo lotto della mia vita ad un'asta. un acquerello caruccio di soggetto veneziano da sotheby's a londra. i miei due capi erano spariti dalla galleria, e quando hanno chiamato da londra mancavano troppi pochi lotti perchè facessero in tempo a tornare. così in tre minuti si è consumato il mio primo lotto. ma che dico tre minuti?? un minuto o poco più! avevo l'indicazione del prezzo massimo: 1700 sterline. peccato che sia arrivato a 1900 prima che io potessi dire "beh" (anzi, "well", perchè il tutto era in inglese).


capirai che soddisfazione :(

mercoledì 12 luglio 2006

sul tavolo del giardino

grandi ciotole colme di piccole susine viola e porpora, appena colte dall'albero, che ben si accordano con il caldo arancione delle albicocche piene di lentiggini ed il velluto della buccia delicata di qualche generosa pesca gialla. una bacinella straripante di ciliegie così scure e così dolci da poterne fare marmellata senza quasi aggiungere zucchero. qualche spicchio di melone scampato al salato del prosciutto, e fichi violacei che trasudano nettare dolciastro. una grossa porzione della granita più allegra e buona che esista: rossa polpa d'anguria racchiusa in un resistente guscio bianco e verde.


adoro l'estate!

lunedì 10 luglio 2006

ce ne sarebbe di roba da scrivere

tipo che stamattina mi sono svegliata con una bandierina tricolore sbiadita sul braccio che ieri sera ho dimenticato di fregare con il sapone.


o che mi sono chiesta perchè la gente sia così felice, che nessuno è diventato più ricco, più intelligente, più buono di prima, eppure è così bello essere tutti così felici.


o anche che tutte queste bandierone appese ai balconi voglio proprio vedere quanto ci rimangono, però per adesso ci sono e ci stanno proprio bene.


ma tanto qualcunaltro lo avrà già scritto e anche meglio, quindi mi limito a sorridere e a sistemare anche questa nel cassetto dei bei ricordi.

non è lo stadio ma il circolo dove si gioca a scopa



 


e non è un campo da calcio ma una rotonda stradale, con tanto di fontana al centro.



 


mi chiedo. ma nell'82 avranno fatto lo stesso casino? che io avevo due anni, e forse è per questo che non me lo ricordo, ma non avrei potuto immaginare queste scene... :)

mercoledì 5 luglio 2006

post finto calcistico

la mamma della mia amica finlandese che è qui ha trovarmi in questi giorni le ha mandato un messaggio chiedendo se lo fanno apposta questi italiani a tenerti col fiato sospeso per 4 tempi e a segnare solo agli ultimi due minuti.


lo ammetto: appartengo anche io a quella schiera di pulzelle che se ne fregano del calcio quanto basta per osservare la prestanza fisica dei calciatori ogni 4 anni. e ieri sera sono stata con gli occhi appiccicati alla tv e le orecchie appiccicate a radio2.


esempio: zambrotta è un gran figo. se qualcuno me lo avesse detto prima, e mi avesse anche detto che gioca nella juve, avrei guardato anche le partite di campionato, essendo 'tifosa' della suddetta squadra. ho anche scoperto che è delle mie parti. e purtroppo ho scoperto che è già sposato. che spreco.


il povero nesta purtroppo non l'ho potuto osservare molto, ma tanto quello l'avevo già notato da tempo, che non è difficile restare a bocca aperta.


totti ha un paio di occhi meravigliosi, incorniciati da zigomi perfetti e un naso estremamente sensuale. anche il resto del volto fa la sua scena. ecco, avrei potuto diventare romanista in tutti questi anni, eppure non l'ho mai osservato con sufficiente attenzione, nonostante la mia amica finlandese lo puntasse da qualche anno.  peccato che pure lui sia già ammogliato con una "ilary". e pensare che da piccola volevo essere chiamata ilary, come quella che faceva ginnastica artistica nei cartoni animati, che mi avevano anche regalato un nastro di raso blu per fare le mie giravolte nel prato.


 

sabato 1 luglio 2006

piedini felici

io ci avevo anche provato a promettere a me stessa di non comprare niente il primo giorno dei saldi ma mi è toccato farlo per tirarmi un po' su il morale. ragion per cui ho nel sacchettino un nuovo paio di sandaletti rossi carucci che avevo adocchiato da qualche settimana. prima di entrare nel negozio mi sono detta: se lo sconto è del 30% o inferiore, non li compro, altrimenti sì. sono arrivata al terzo piano del negozio incrociando tutto l'incrociabile e.. tatàà! erano scontati al 40%!!!! 15 euro spesi bene. almeno i miei piedini sono felici.