sabato 31 dicembre 2005

attenzione: post nostalgico e malinconico (del resto se guardate l'ora e la data potete intuire il perchè)

Fuori nevica e io sono a casa con uno di quei pesi sullo stomaco che a volte fanno star bene ma altre volte ti fanno sentire un po' uno schifo.


Fuori nevica, proprio come un ultimo dell'anno di qualche anno fa, quando avevo giocato poche volte al gioco del brindisi a mezzanotte e dello stare alzati un po' più a lungo del solito. Avevo 16 anni, o forse li stavo per compiere, ed ero di ritorno da una di quelle vacanzine con l'oratorio sulle piste da sci, trascorse tra il Natale e l'ultimo dell'anno con gli amici di sempre e con qualche nuovo amico, con l'entusiasmo di chi passa qualche giorno lontano dai genitori e fa mattina con sogni di rock n' roll, inciuci da teenager e battaglie a palle di neve nel buio della notte. Tre giorni stupendi in una sconosciuta località di una sconosciuta valle bergamasca, in un albergo che era più che altro un casermone ma che ormai era come una seconda casa per il mio gruppettino, con il prete che faceva la ronda la notte per controllare che ciascuno dormisse nelle proprie stanze e che non ci si mettesse a strimpellare la chitarra alle quattro del mattino.


Andavano di moda soprattutto gli accordi sporchi dell'unplugged dei nirvana, i cui testi avevo praticamente imparato a memoria da una cassettina duplicata da un'altra cassettina duplicata che ormai, per tutte le volte che l'avevo riavvolta per imparare bene quel passaggio, quel cambio di accordo, si era parecchio rovinata, ma ce l'ho ancora con la copertina che avevo disegnato personalmente.


Alcune canzoni me le aveva insegnate Massi, amico del mare di alcuni amici di sempre, i quali avevano pensato bene di estendere l'invito della vacanzina anche a lui e a Roby. Due nuovi ragazzi. Tatàà! Io mi ero subito innamorata di Massi, mentre Anna si era presa Roby, e si erano così stretti i rapporti tra la Padania e l'Etruria. Naturalmente durante i giorni in montagna ci eravamo studiati e pizzicati, e con immensa gioia i due toscani avevano deciso di fermarsi a fare anche il capodanno insieme a noi, nel salone dell'oratorio del mio paesino, dato che le strade erano brutte e nevicava e c'erano due fanciulle votate allo struggimento di una relazione a distanza che si preannunciava strappalacrime ancor prima di iniziare.


Tutto si era imbiancato, persino i rumori dei botti erano attutiti, le luci dei lampioni si riflettevano arancioni sulle strade deserte e bastava così poco come lo scricchiolio dei passi sulla neve fresca o un fiocco caduto direttamente nella bocca spalancata per sorridere e gridare al mondo quanto si è vivi. Mi sembra di respirare ancora quell'aria di silenzio, di magia, di batuffoli gelati che si posano dolcemente su cappellini di lana colorati, su ciocche di capelli arricciati.


Stasera è tutto così diverso e così uguale.

venerdì 30 dicembre 2005

io vi avviso sto scrivendo con febbre in aumento per ora a 37.9 e se scappo è perchè mi sono rifugiata in bagno. ihihih che bella immagine romantica ma cosa ci vuoi fare? mi ammalo proprio sempre nel momento giusto, ad esempio ieri sera in montagna che non potevo nemmeno tornare a casa e farmi tutte quelle curve in macchina così ho dovuto posticipare il rientro a stamattina. trallallero tralllallà.


sto bevendo tisane su tisane ma la febbre mi fa venir sete e guai a ingurgitare qualcosa in più delle fette biscottate secche che in questi momenti hanno un loro perchè se devo proprio essere sincera.


vabbè concludiamo l'anno in bellezza :) tutti fanno bilanci io è meglio che non li faccia perchè per quest'anno sono un po' disastrosi e sono arrabbiata un po' con me stessa e un po' con il mondo. punto fine.


domani pensatemi a mezzanotte nel mio lettino a dormire. non che mi dispiaccia perdermi l'occasione di festeggiare questa magnifica festa che ogni anno è un'angoscia per me.


oddio che malditesta sto per scoppiare. ciao carini faccio un pisolino.

mercoledì 28 dicembre 2005

però io vi devo raccontare di un certo sogno che ho fatto stanotte che se ci penso ma se ci penso impazzisco.


sono in una mensa/bar/biblioteca seduta con il mio pc a fare ricerche su belloni, il solito pittore della tesi che ormai me lo porterò dietro per tutta la vita, e ho appena scoperto una cosa interessantissima (tipo un'attribuzione di un quadro molto importante che rivoluziona l'interpretazione di molti documenti o robe del genere) quando vedo un tizio che si avvicina e si mette proprio lì al mio tavolo , di fianco a me, a mangiarsi un piatto di qualche strano cibo poco definito e anche poco appetitoso.


ILAAAA! ma quello è BONO!!! dopo averlo detto a me stessa giro la testolina e lo chiamo e lui si gira e sì è proprio lui!!! ha un giubbino di pelle bianco rosso e verde ma più che rosso è arancione proprio come la bandiera dell'irlanda e ha i capelli neri corvino con un taglio molto inizio anni '90 - non chiedetemi come sia, mi è venuta così la definizione - che non gli rende giustizia. ma è proprio lui, e si è seduto proprio vicino a me!!! ha pure un paio di occhiali da mosca di quelli suoi inconfondibili.


la situazione si chiarisce all'istante. è venuto a promuovere il nuovo disco alla libreria feltrinelli (o ricordi o qualcosa del genere) e allora ci sono migliaia di ragazzi in coda che sono stati chiamati a fare il pubblico dell'evento. naturalmente io non ne so un bel niente. tutti hanno fatto domanda da mesi e hanno i loro pass, ma io baciata dalla fortuna ne trovo uno per terra che è un pass di quelli di lusso che ti danno accesso per prima e alle aree supervips. così mi metto in questa coda interminabile di gente con questo pass che non è mio ma tanto c'è un codice a barre e quindi il nome non importa. e così mi metto in coda in coda in coda non passa più. però io nel frattempo sono tutta feliciona perchè a differenza di questi poveracci che sono in coda e vedranno Bono di striscio io ho avuto la possibilità di stare con lui solo io e lui  e di parlargli e di chiedergli tante cose.


però peccato che poi mi abbiano svegliato uffi. chissà cosa sarebbe successo..

la michy mi ha dato un programmino delizioso per fare le grandi pulizie di primavera sul mio pc. ho liberato più di 3 giga di spazio!! evviva!!! quasi quasi riprendo a scaricare musica. :P


(avete presente come quando riordini la scrivania ed è tutta libera e pulita e prometti a te stessa che no, non la incasinerai mai più, la terrai costantemente in ordine senza accumularci sopra schifezze e cose inutili?? ecco, ho fatto la stessa promessa al mio caro portatile. vediamo quanto dura - volete dare un'occhiata alla situazione della mia scrivania??).

domenica 25 dicembre 2005

l'ora del tè.

quest'anno mio fratello ha vinto la palma del regalo più preferitissimo della ila, con questo incredibile appoggia-bustine-del-tè-ancora-sgocciolanti-anti-macchia-sulla-scrivania a forma di teiera, in simpatica plastica colorata, con decorazione a fragoline di bosco su fondo floreale.


io ADORO il mio fratellino e il suo regalo.


 


 


 

sabato 24 dicembre 2005


Che ci crediate o meno, possa il vostro Natale essere colmo della luce che ha portato nel mondo questo piccolo Bambino.


Un abbraccio e un augurio sincero.

giovedì 22 dicembre 2005

solstizio e altro

ormai mancano pochi giorni al natale e io dovrei finire di fare il presepe che ho piantato a metà da stamattina ma credo che ci sia una cosa ben più urgente tipo un post su questo weekend che tra poco arriva il prossimo ed è natale e io sono l'unica che non ha scritto ancora niente. ecco la faccenda si complica perchè non vorrei scrivere quello che altri hanno già scritto magistralmente e con quel tanto di ironia che fa commuovere.


allora farò una cosa pallosissima e lunghissima così tutti mi diranno che l'hanno letta ed era bellissima ma in realtà si sono fermati alla quinta riga.


in principio era siena. il principio era il 2000. ed era il primo raduno per tutti quanti. anzi era ancora prima il vero principio. non mi ricordo quando ho iniziato a postare sul NG. eravamo piccini picciò, anche se allora non ci sembrava di essere così piccini picciò e ci sembrava che la tecnologia fosse supertecnologica, ovvero che con un modem 56k si potessero fare cose strabilianti come scaricare su guardafuori espresso (era Krapp che lo chiamava così?) un sacco di messaggini - alcuni stupidi e brevi altri a livello di trattato specialistico - su quei quattro ragazzoni irlandesi che erano pure loro un po' più piccini e magari un po' più magri di adesso. c'era un sacco di bella gente che non conoscevo se non per il nickname che aveva scelto, ma che incontravo ogni sera, dopo le 6.30, quando scattava la tariffa ridotta delle urbane telecom per cui potevo finalmente connettermi alla rete e scaricare quelle poche decine di kb nelle quali si materializzavano tutte queste belle personcine.


era un appuntamento fisso, io ci perdevo un sacco di tempo a stare dietro a tutti quei discorsi che arrivavano a toccare temi più grandi di me e mi facevano girare le rotelline del cervello oltre che i polpastrelli delle dita.


quando alcuni di noi si sono visti in carne ed ossa per la prima volta, in un weekend di marzo non troppo caldo e non troppo freddo, è stato fantastrabiliastico. oltre alla sottoscritta, c'erano manu, gilthas, gerry, matters, mofo, brù, nico, ricky e krapp (e antobel che se n'era andato, e debbie che doveva ancora arrivare). ok, matters l'avevo già conosciuto il capodanno prima, a venezia, ma gli altri erano tutti inediti eppure così familiari! guardate come erano carini! ho messo pure la foto in bianco e nero così sembra ancora più vecchia! (facciamoci del male)



gli impegni, lo studio, la pigrizia maledetta pigrizia hanno fatto sì che poi io saltassi tutti quanti gli altri raduni accipicchiolina che stupida la Ila certe volte. non sa cosa si è persa. ci è voluto un megaconcertone superbellissimissimo per mettermi la pulce nell'orecchio che diceva pressapoco così: ma allora quand'è che ti decidi a rivedere queste persone e altre ancora che non hai mai visto??


e fu così che cinque anni dopo il primo e unico raduno, la sottoscritta tornò sui colli di siena e un po' viene il magone a pensare che sono cinque anni più vecchia e che certe persone non le ho più viste per cinque anni e certe addirittura non le avevo mai viste e ho dovuto aspettare fino ad ora. ma c'è un MA. ora ho il cuore un po' più pieno di risate volti suoni abbracci sorrisi.  fu così che krapp le chiese di cantare in un giorno di pioggia in un giorno di pioggia, sì l'ho scritto due volte apposta, e io ero timida timida ma poi chissà com'è non mi sono più staccata dalla chitarra per due giorni nonostante l'acuto dolore ai polpastrelli. e canta e canta e canta ma com'è bello cantare tutti insieme e ridere ridere ridere. e mangiare la pasta al ragù della mamma di ricky, e le lasagne, e fare la catena di montaggio con il tacchino le salsicce le patate il sughino.


e grazie ago, alessio, andrea, annalisa, annina, bonus, brù, cora, enrica, ermanno, gabriele, gaia, gilthas, giulia, gerrykrapp, lele, marco, matters, michel, michy, ricky e tupy.


e questa è la notte più lunga dell'anno. da domani il sole riprenderà a scaldare sempre più.

martedì 20 dicembre 2005

sono in vena di linki, quindi ecco qui altre foto by inve e annina e qui il video esilarante girato da michy, da mostrare al mondo, perchè quest'uomo non può passare inosservato ed è bene che anche i non newsgruppari che leggono le mie scemate sappiano che si può cantare Please in italiano.

fotine

mentre attraverso una fase di blocco creativo ( = non ho ancora scritto per bene del favoloso weekend) potreste andare a gustarvi qualche foto qui, nello spazio gentilmente messo a disposizione da michy :) le sto caricando un po' alla volta, quindi tornate perchè ne troverete altre nuove :) un bacio

lunedì 19 dicembre 2005

io vi amo tutti quanti niusgruppari dei miei stivali!


come ho fatto a saltare tutti i raduni precedenti (a parte il primo)?? sgridatemi sgridatemi sgridatemi.


ho attacchi di risate isterico-nostalgiche ogni tre minuti. è grave?

sabato 17 dicembre 2005

venerdì 16 dicembre 2005

mercoledì 14 dicembre 2005

vabbè sì ho il cervello sbrodolato ma dopo un pomeriggio trascorso a scrivere il tema per l'ammissione al dottorato non ci si può aspettare molto. io però si aspetto, aspetto domani pomeriggio quando mi diranno quanto mi devo vergognare per le baggianate che ho scritto, tipo che devo starmene al di fuori dell'ambiente storico artistico per uno o dieci anni almeno. questo tema si autodistruggerà. speriamo che non rimanga traccia ai posteri, altrimenti potrei rimetterci la mia reputazione di laureata. vabbè. no, non è andata così male però ho paura di aver scritto una serie lunga lunga di banalità. verrò etichettata come una banalista, sempre meglio che ignorante. o forse no?


del resto non mi sono ammazzata di studio studio studio ultimamente cioè ho studiato però ieri ero in giro bell'allegra per milano a fare il colloquio più inquietante della mia vita. sono stata convocata presso questa casa editrice misteriosa alla quale avevo mandato uno degli oltre centocinquanta curriculum che ho spedito da quando sono disoccupata. naturalmente non mi ricordavo neanche più chi fosse, ma questo non importa. la cosa mi è subito puzzata perchè quando mi avevano convocato telefonicamente non avevano accennato a nessun tipo di lavoro in particolare, solo di presentarmi il giorno dopo alle 4.30 nella sede vicino a montenapoleone a milano. e io ci sono andata tutta bella infighettata, e mi riceve questa strana tizia che mi guarda con fare indagatore e comincia a farmi le domande più insistenti e strane che abbia mai sentito. più che un colloquio mi è sembrata una seduta di psicanalisi, alla quale peraltro non mi sono mai sottoposta in vita mia, però insomma la sensazione era quella. la tizia mi chiedeva: come mai ha studiato storia dell'arte? io le rispondevo e lei mi diceva "sicuramente no, c'è un altro motivo" allora le sparavo un altro motivo e lei "no, non è vero, è per un altro motivo". sembrava il gioco di fuochino fuocherello fuoco. poi mi chiede "ma lei qui cosa vuole fare?" ora signora o dottoressa o come cavolo si chiama che non si è nemmeno presentata (altra cosa losca) mi avete chiamato voi senza dirmi nulla non ho idea di quale figura abbiate bisogno "ma lei vedo che ha studiato e basta con questa tesi su belloni, ci ha perso fin troppo tempo, perchè non ha fatto una tesi su segantini?" sì perchè non su picasso o ancora meglio su monet che non ci ha mai scritto niente nessuno su quei due, ma che ideona, caspita aspetti un attimo che adesso annullo la mia laurea e seguo il suo suggerimento. e comunque grazie per aver accusato di inutilità il mio lavoro di un anno. questa comunque è solo una piccola parte della tortura a cui mi ha sottoposto, con questa serie infinita di domande insistenti sulla mia vita e sui perchè e per come. ora, io capisco che cerchiate gente motivata ma non si può arrabbiare se le dico che non ho idea di quale sia il compito esatto di un editore d'arte perchè sa, molto umilmente, sono uscita dall'università da qualche mese e lì non l'ho imparato guarda un po'. eppure gliel'ho detto più e più volte che ho una preparazione teorica e non pratica. e certo che l'impaginazione di un catalogo è importante ma non concordo esattamente con la sua affermazione secondo la quale "sono tutti capaci di scrivere un saggetto da mettere in prima pagina al libro". o meglio, sono più che convinta che tutti siano capaci di pescare un migliaio di parole a caso dal vocabolario, copiarle e incollarle sulla prima pagina. poi però sa com'è sono stata abituata a dare un senso e anche non troppo banale, non troppo approssimativo, piuttosto scientifico a quanto scrivo (fatta eccezione per questo blog naturalmente).


ad ogni modo. questo interminabile colloquio in cui proprio questa tizia non mi lasciava stare a un certo punto è terminato con tre proposte di lavoro diverse: redattore per la casa editrice, collaboratore per il museo, o ambasciatore dell'arte (ovvero detto in soldoni rappresentante di quadri). bene. interessanti soprattutto le prime due. allora la tizia cosa mi fa? mi fissa un altro colloquio con il grande capo, aspetti che vado a chiamarlo.. poi passa il grande capo il quale mi dice "interessante il suo curriculum, ora però sono impegnato, non potrebbe venire domenica nella sede staccata della casa editrice? (che è un hotel di lusso e sede di una fondazione culturale). io lo guardo strano come per dire: domenica??? e la tizia mi fa "bè no allora facciamo sabato, va bene?" io vedo andare in frantumi il weekend senese che attendo ocn ansia da molti mesi, ma mi dico "e poi se mi offrono un bel lavoro? lo butto via per un raduno niusgrupparo?" così accetto e la tizia, con aria sadica mi dice "allora venga alle 8.30. le va bene vero?" io faccio un'espressione molto strana ma accetto. machiccazzzo fa colloqui alle 8.30 del sabato mattina o alla domenica??


mi segna il nome del grande capo su un foglio e... guardate chi era il tizio in questione...


 


 

martedì 13 dicembre 2005

i saw a new born baby

neanche a farlo apposta parlavo proprio ieri di genealogia. da oggi c'è un patato in più!! è nato stefano, figlio di un altro cugino (che non rientra tra quelli citati ieri, perchè è da parte della mami). chissà com'è caruccio!! bello bello quando nasce un bambino!! è una festa. è un po' come il natale. il mondo ha un bimbo in più e dobbiamo essere più contenti!! speriamo che si trovi bene! avanti avanti entra pure toc toc chi è sono stefano ciao patato benvenuto!!


e mi viene in mente una irish blessing che ho già riportato qui, che finisce così:


possa Dio tenerti nel palmo della sua mano

domenica 11 dicembre 2005

un po' di genealogia

che domenica pressochè inutile. credo che scriverò presto la lettera a gesù bambino perchè ho una lista piuttosto corposa di desideri impellenti che se vado avanti così... vabbè lasciamo perdere...


intanto ieri sera cena di "natale" (sì lo so è un po' in anticipo) con i parenti vari da parte del papà. siamo in metà di mille. il più grande dei fratelli, che è mio papà, ha una femmina e un maschio. il secondogenito ha un maschio e una femmina. la terza ha una femmina e un maschio. la quarta ha un maschio e una femmina e il quinto una femmina, un maschio e.. un altro maschio! ha sballato tutto ma sai che noia altrimenti...


la famiglia naturalmente si sta allargando perchè mia cugina è sposata e ha TRE bambine fatte a raffica, una più bionda dell'altra, di tre, due e un anno. che patate! poi un altro mio cugino è sposato pure lui. poi un altro ha la morosa. poi un'altra ha il moroso. poi un'altra si è appena mollata. poi la sottoscritta idem. poi gli altri sono piccoli. si fa per dire. 


comunque c'era un allegro casino. con lo zio che abita in montagna che porta la grappa e fa i brindisi ogni due minuti. con la più grande delle tre patate che si arrampica sul pianoforte a mezzacoda e canta e suona a squarciagola, e pretende di servire la macedonia con il mestolo a tutti quanti. con il micino trovatello che è stato allattato dal cane e pertanto si crede un cane. con il cugino che racconta le barzellette sconce per sottolineare l'atmosfera sacra del natale.


molto meglio di casa vianello.

venerdì 9 dicembre 2005

camexp

già che ci sono e non riesco a combinare altro, eccovi alcuni esperimenti di ieri pomeriggio.





 

oggi non riesco a combinare un bel niente. uffi.

mercoledì 7 dicembre 2005

Rieccomi, un po' più hostess di prima.


Che dirvi? L'esperienza è stata interessante, a tratti divertente, per altri versi massacrante. Finalmente ho potuto abbandonare quell'odioso tailleur nero corredato con camicetta bianca e scarpine ormai famose e temute dalle formiche. Ieri è stata la giornata più divertente: consegna dei lotti venduti a quelli che li avevano acquistati. Tradotto sarebbe: un sacco di polvere respirata tra specchiere dorate, tappeti vecchi di duecento anni, bottiglie in vetro inciso, divani imbottiti, paioli di rame, statuine in porcellana, brocche, lampadari di cristallo e altri oggetti di vario genere.


Non ho neanche rotto una statuina. E per fortuna, dato che hanno battuto una venditrice di bigiotteria alta 15 cm in porcellana di capodimonte a ben 60.000 euro. E una donnina con in mano un busto di marmo a 95.000 euro. Se penso a tutte le volte che le ho maneggiate, prendendole dalla vetrina, appoggiandole sul tavolo per darle ai clienti, mi viene un colpo... Per non parlare delle ciotole, teiere, tazzine, caffettiere, piattini. Ma c'è gente malata che le vuole! Ci potrei scrivere un libro. Riporterò qualche chicca ogni tanto, un po' alla volta.


Ora volevo precisare che sono ancora viva :)

sabato 3 dicembre 2005

ho per le mani porcellane del '700 da 20.000 euro l'una. sto in piedi 10 ore al giorno senza mai sedermi, con quelle simpatiche scarpine che avete visto. non ho nemmeno la forza di aprire il pc. infatti sto scrivendo con la telepatia.


a presto carini. risorgerò.

mercoledì 30 novembre 2005

ho dovuto cedere. ora possiedo anch'io un infernale aggeggio schiaccia-formiche.


martedì 29 novembre 2005

dico io, è possibile che non riesca a trovare un paio di scarpine per il mio piedino da hostess di christie's??? non so quanti negozi avrò girato eppure... nada.


chi ha inventato quegli obrobri di scarpe a punta da aladino dritto dovrebbe essere messo al rogo. a parte schiacciare le formiche negli angoli, proprio NON VEDO l'utilità di quegli aggeggi davanti che già ho il 39 e mezzo e loro ci aggiungono pure altri 4 o 5 centimetri di piede.


ma pensa.

domenica 27 novembre 2005

tremate tremate...

...le streghe sono tornate :P


per chi si era preoccupato della sorte dei miei ricci. rieccoli qui...


sabato 26 novembre 2005

come fa la neve che scende? shhh

Avete presente quando nevica? i bambini sono tutti elettrizzati e felicioni perchè finalmente si gioca! finalmente si salta la scuola! finalmente è come l'inverno vero!


Bè. La Ila è peggio di tutti loro messi insieme. Tiene sotto controllo la situazione del manto nevoso che si accumula minuto dopo minuto, calibra la grandezza dei fiocchi e fa veloci calcoli del loro potere di ammassamento in base al diametro, alla consistenza, alla percentuale che si scioglie appoggiandosi sul terreno e a quella che invece resiste e si attacca ben benino ai fili d'erba, alle foglie, alla strada.


Chissà poi per fare cosa! Non ha scuola da saltare, non ha bambini in strada con cui giocare, e se proprio vuole farsi una sciatina, che vada in montagna con tanto di ski lift.


Però gongola gioiosa osservando dalla sua cameretta il mondo che si ricopre di bianco. A parte il bianco, che è proprio una magia perchè cambia tutta la percezione dei colori intorno, la luce e la luminosità dell'aria, una delle cose che le piace di più è quello che accade ai rumori. Quando nevica sembra che il rumore del mondo che gira si fermi per un po', come se la terra volesse farsi fare il solletico da questa copertina leggera leggera. E così tutti stanno in silenzio, attenti a non disturbarla. Anche i cani che abbaiano lo fanno piano e un po' intimoriti.


E la Diana dorme rannicchiata nel suo cestino.

venerdì 25 novembre 2005

buuuu

Oggi nevica perchè mi sono tagliata i capelli o mi sono tagliata i capelli perchè oggi nevica?


Credo che non troverò mai la risposta a questo quesito. Sta di fatto che oggi è giornata di lutto nazionale. La mia chioma è stata brutalmente manomessa, impoverita, appiattita e persino LISCIATA. Dico persino lisciata perchè già sono corti adesso che sono lisci: non oso immaginare come si accorceranno una volta ricci.



Povera me...

mercoledì 23 novembre 2005

Sono appena tornata dalla lezione di canto. Devo aver fatto progressi se abbiamo cambiato il vocalizzo. Da MI - I - I - I - IIIII a O - O - O - O - OOO. A Mi - i - i - o - oooo - oo - oo - i - iii. Per concludere con un bel Ih - ih - ih - ih - oooh - ohh - oh - ih - iiiih.


E l'insegnante mi ha anche dato il permesso di cantare un vocalizzo semplice a casa, da sola, ma non per più di dieci minuti! Wow!!! Questi sì che sono progressi!!! (fino a questo momento non ho fatto altro che RESPIRARE).


Sì lo so ci vuole tempo tempo tempo. Però che palle questo diaframma. :P

martedì 22 novembre 2005

appello

prima che mi dimentichi, la tento anche sul blog.


CERCASI n. 1 tenore di buon livello che sappia leggere la musica, appassionato di polifonia più o meno barocca, per soccorrere un piccolo insieme vocale alla deriva che ha studiato per mesi la messe di minuit di charpentier e si è visto cancellare le date già fissate del concerto. naturalmente la messa di charpentier non si fa prima di questo natale - magari la ricicleremo per pasqua (anche se non è proprio in tema, ma sempre messa è). visto che manca un mese a natale ci piacerebbe fare un mini concertino con brani natalizi, carole più o meno tradizionali MA abbiamo bisogno di un tenore perchè ce n'è rimasto solo uno (l'altro si è trasferito all'estero). le prove sono al venerdì sera, in brianza. fatemi sapere... e fateci cantare.

Sarò un po' monotematica...

...ma cosa ci posso fare??


Stamattina non avrei mai voluto svegliarmi, perchè stavo sognando indovinate un po' chi??? Ma lui! Mr. Bob Dylan!! E non era nemmeno vecchio! Almeno, all'inizio lo era ma poi ritornava il Dylan trentenne quello proprio figo con i suoi occhiali scuri e i ricci ricci neri.  Andavo ad un suo concerto e questa volta sì che succedeva quello che ho da sempre sognato: nel backstage LUI si fermava a parlare con me, e diventavamo grandi amici e udite udite mi dava persino il suo indirizzo email! Durante il concerto mentre cantava guardava me e solo me, che naturalmente ero in una postazione privilegiata e gli facevo un mucchio di foto con il telefonino (che imbecille! sarà che non gliele ho fatte dal vero, allora ho sognato di fargliele) e poi alla fine del concerto ci fermavamo a chiacchierare, e mi spiegava perchè aveva cantato in quel modo lì e anche cosa significavano le sue canzoni, e mi guardava con quegli occhi blu così profondi che ti ci perdi. Cavolo, ho sognato un concerto dopo l'altro, tutti in posti diversi, ma tutti così emozionanti. Ho persino sognato che cantavo le canzoni insieme a lui: you ain't going nowhere, lay lady lay, e un paio che non mi ricordo con esattezza.


Come iniziare bene una giornata di studio...


 


 


 


 

lunedì 21 novembre 2005

www.aicu.it

vi giro questo link che mi è arrivato per email. dateci un'occhiata se avete tempo, e donate un euro se lo ritenete opportuno.


http://www.aicu.it/progetti/progetti.asp


 

sì lo so ultimamente sono un po' latitante. sarà la primavera!


vabbè.


ma avete visto che sole che c'è??? oggi sono raggiante come i raggi del sole.

sabato 19 novembre 2005

ma ce la vedete la ila con il tailleur??? io no. eppure da ieri ne possiedo uno anche io, rigorosamente nero, taglio classico, gonna sotto al ginocchio, con la camicetta bianca in seta. puah. maledetta christie's...

mercoledì 16 novembre 2005

esse come coda

ieri sera la dianina, stranamente, non è uscita dal suo cestino vicino alla stufa per mendicare qualche bocconcino sulla sedia della ila, e non ha nemmeno chiesto di farsi servire la sua adorata pappa. è stata lì a dormicchiare nel cestino senza emettere nemmeno uno dei suoi bronto-miagolii.


la ila si è un po' spaventata, perchè non è così che si comporta la sua dianina. di solito infatti è lei la prima a mettersi a tavola. scalda la sedia della sua padroncina (sale esclusivamente su quella, e non si azzarda ad andare da nessun altro familiare) e aspetta con gli occhioni grandi che il pollo o la bistecchina di turno (ma anche il philadelphia, la mozzarella, la scamorza affumicata) le arrivino a portata di baffi.


invece niente. lì nel suo cestino a sonnecchiare.


mumble mumble - pensa la ila - mumble mumble.


quando ad un certo punto la dianina si alza, non si può fare a meno di notare che ha la coda un po' strana, che fa una piega poco sinuosa e rimane dritta dritta verso la punta. allora parte la visita veterinaria, che consiste in una carezzina leggera sulla povera codina. e la dianina miagola forte! povera... qualcuno deve averle schiacciato la coda (o se l'è schiacciata da sola). è anche un po' buffa - le diciamo sempre che sembra un castoro perchè ce l'ha piatta piatta e larga, e adesso che ha quella strana curva fa ancora più ridere! 


comunque niente di grave perchè riesce a muoverla. stamattina ha chiesto a gran voce di fare colazione insieme alla sua padroncina. mi ha anche chiesto di metterle un po' di lasonil e una stecca. io le ho detto: diana ma sei fuori? allora mi ha risposto che sopporterà il male fino a quando sarà guarita. e con uno dei suoi sguardi taglienti mi ha detto: non osare prendermi in giro e non andare a spifferarlo sul blog eh!


(quindi fate finta che io non abbia scritto niente).


(se la vedete in giro non fate particolari apprezzamenti su come è bella la sua coda, su come le dona questa nuova linea ecc.)

lunedì 14 novembre 2005

piccoli grandi uomini


Quest'omino che si inchina impacciato, stropicciandosi nervosamente le mani e mandando lievi baci con un goffo soffio verso il pubblico è proprio lui carini, quello che siete abituati a ricordare con i capelli ricci neri, gli occhiali scuri, l'abbigliamento trasandato e la faccia seminascosta dal trabiccolo per l'armonica, catturato in qualche fotografia in bianco e nero di una trentina di anni fa.


Gli occhi di quest'omino, che ho più volte avuto la fortuna di incrociare a distanze ravvicinatissime, hanno la profondità magnetica di chi ha vissuto una vita intensa, incredibile, scrutando il mondo e le persone che lo circondano, e restituendolo agli altri in un modo magico, diretto, eppure così contorto da mettersi le mani nei capelli e chiedersi "ma com'è possibile che ci riesca così??". I suoi occhi sono carichi di mille e mille pensieri, racchiudono un'enciclopedia di termini e di immagini, di suoni e di ritmi, di emozioni e sentimenti, che sono da invidiare. Sono gli occhi di un uomo che si porta dietro il peso di mille e mille vite, ciascuna vissuta fino in fondo.


Il suo è un volto sciupato, i capelli sono grigi, le rughe sono ormai solchi sulle guance. Il corpicino fragile dentro gli eleganti abiti da scena con luccichii e stoffe scure è lo stesso corpicino fragile nascosto sotto strati di berretti di lana, giacche di pelle, felpe grigie, mani nodose in tasca.


La grandezza di quest'uomo è proprio nella sua fragilità. La grandezza di quest'uomo sta nel modo in cui tiene il tempo con la gamba destra, mentre muove velocemente le mani sul piano e modula la sua voce gracchiante con strane espressioni sul volto, a metà tra il divertito e l'ironico. La sua grandezza sta nella sua riservatezza. E' lui il grande capo della carovana che da anni gira intorno al mondo portando la sua aura nelle città. E' un gentiluomo che appare per il sound check, scompare in qualche camerino appartato, e riappare alle 9.05 in punto per l'inizio del concerto. Canta le sue poesie, impugna l'armonica guardando verso il basso, concede pochi sorrisi e ancora meno parole. E se ne va.


A molti non piace più, a molti non è mai piaciuto. Io non posso fare a meno di provare una grande stima e un grande affetto per quest'omino che altro non è che un essere umano come me, come noi. Mi verrebbe voglia di sussurrargli, quando le nostre vite si incrociano per un soffio, questo invito, che viene da una sua canzone, e di cui mi sono un po' appropriata:


come in, I'll give you shelter from the storm.


 


immagine da www.maggiesfarm.it

giovedì 10 novembre 2005

olio di lino

oggi ho i vestiti impregnati di quest'odore così penetrante. se non lo avete mai annusato, non aspettatevi chissà che, io la prima volta ho quasi vomitato. però sono talmente assuefatta che non lo sento più. me lo hanno fatto notare nel pomeriggio e un po' mi sono sentita una vera pittrice. sarà che la tavolozza giace nella stessa stanza in cui dormo e trascorro buona parte della mia giornata.


martedì 8 novembre 2005

varie

Ieri giornata di shopping sfrenato post colloquio da Christie's. Diventerò direttrice del reparto consulenza arte dell'Ottocento e Novecento italiano. SEEEE. Ci siete cascati?


Mi hanno offerto un mini lavoretto temporaneo (ma retribuito!) come assistente alla prossima asta di mobili antichi. Meglio che niente direi... poi mi hanno anche proposto uno stage di 6 mesi.. per quello ci penserò su un po'.


Bene passiamo alle cose più interessanti.
Da oggi il mio guardaroba è fornito di due gonne in più, una in velluto a balze sotto il ginocchio e una in lana nera a piegolone con ghirigori marroni, oltre ad una camicia a righine sui toni dell'arancio e del verde salvia. Troooooppo carina. Avrei voluto comprare tutto Promod.
Stanotte poi ho fatto un sacco di sogni di cui uno in particolare voglio ricordare. Sarà il flusso continuo di mail per mettersi d'accordo sul raduno niusgruppico, ma ho sognato che tale raduno si teneva nel mio paesello, in una specie di grande hotel/magazzino tipo Upim o Coin. Tra i vari partecipanti ricordo un Ricky sempre in formissima grande Bono tarocco the original, un Krapp in giacca e cravatta che aveva deciso di dare una svolta alla sua vita mettendosi a costruire una sorta di abbigliamento/corazza robotizzata (che indossava con agilità manco fosse un power ranger), Tupy tutta vestita di nero che saltellava con anfibi verdi tipo stivali di gomma da pescatore, e altri personaggi più o meno fumosi, più o meno famosi, più o meno conosciuti dal vivo.


 


 


 

sabato 5 novembre 2005

e comunque, caro gallerista stronzo che mi sfrutti gratis senza nemmeno ringraziare anzi facendo quella faccia da strafottente simpaticone, sappi che lunedì ho un colloquio da christie's. TIè. Lì ci vado anche a lavorare gratis. Da te neanche per sogno. Ma chi ti credi di essere? Brutto viscidoso.
la Ila è un po' arrabbiata con certi galleristi stronzi che sfruttano i neolaureati senza neanche ringraziare.

mercoledì 2 novembre 2005

ila piagnona

non ho parole per commentare il turbinio di emozioni e ricordi alla vista di questo post.


gil sei un tesoro. altro che elfo malefico...


ma una si può commuovere così???


 

la ila è una cicciona

Oggi mi sono strafogata. Domani vado in palestra in bicicletta tanto ho comprato le lucine magiche e giuro lo giuro faccio i 5 giri di corsa del campo con le bambine invece di starle a guardare e poi faccio anche tutti gli esercizietti più noiosi tipo corsa con le ginocchia alte, corsa incrociata, saltelli vari, balzi, palleggi a muro, palleggi sopra la testa, palleggi di controllo, addominali e tutto quanto.


Oggi mi sono strafogata. L'ho già detto? Sì però non ho detto tutto quello che ho mangiato. Risotto ai funghi anatra all'arancia caldarroste pan dei morti (una bomba calorica che chissà perchè lo chiamano così ai morti non serve eh!) e ieri sera due Lindor paciugosissimi. Nella borsa ho un sogno che finalmente si realizza dopo più di un decennio: lo scatolino con dentro nutella grissini e estatè. Mia mamma non me l'ha mai comprato si è sempre giustamente rifiutata (dato che avevamo in casa sia la nutella che i grissini che il tè vero non quella brodaglia dolciastra) un po' come si è sempre rifiutata di prendermi gli scatolini con lo yogurt e i cereali sopra dentro al coperchio. Però ieri sera un amico me l'ha regalato come dolcetto di halloween. Franceschino mi vuoi tutta ciccia e brufoli? La prima l'ho messa su oggi a pranzo, i brufoli è un periodaccio che non mi lasciano nemmeno a pagarli (merito forse anche del chorizo che ha portato mio fratello dalla Spagna??). E comunque lo scatolino è ancora integro. Lo tengo per dopo gli allenamenti di domani così tutte le poche calorie che ho bruciato a fare la Mrs. Mitamura dei poveri le riprendo elevate all'ennesima potenza.


Ah però stasera ho saltato la cena. Il che mi sembra il minimo avendo finito di mangiare intorno alle quattro: pranzone con gli zii. Uno ha osato persino portare un PANETTONE. Oddio. ricominciamo con i panettoni. Mi sembrava di aver appena finito quelli del Natale scorso che ancora giravano per la casa, ed eccoti la nuova produzione Galbusera natale 2005. Per fortuna che quello non è stato aperto altrimenti avrei mangiato panettone per tutta la settimana. Ma è lì in agguato nell'armadietto della cucina. E c'è un ultimo Lindor che è proprio un peccato non paciugarselo in bocca... GNNAAAAAMMMMMM

martedì 1 novembre 2005

la parte 2 già che ci siamo.


-uff non mi ricordo.


 (vabbè ho messo le categorie al post di prima)

lunedì 31 ottobre 2005

troppe cose succedono in poco tempo.


sunto: (in ordine cronologico)


-colloquio in una galleria d'arte della brianza per un lavoro fighissimissimo interessantissimissimo mi prendono subito ma.. mi è sfuggita una cosa: mi pagano o lavoro per la gloria? la risposta a sabato.


-il buon vecchio nokia 3510 va in pensione dopo 3 anni di onorato servizio. lo sostituisce un prestante samsung e620 regalo di laurea che devo ancora capire un po' come funziona ma diciamo che con tutti i colori e la fotocamera è proprio un giocattolino carino.


-il mio ex mi comunica che ha una nuova morosa. contenta per lui. triste per me. ma non pensiamoci.


la parte 2 la prox volta. ora scappo e no ci metto neanche le categorie che non ho tempo

venerdì 28 ottobre 2005

Eh no un post sul COLORIFICIO lo devo scrivere perchè è stata una delle mie mete preferite per più di cinque anni, e sono appena tornata a comprare un blocco da schizzi un pennello una matita 6B proprio come facevo tanti tanti tanti anni fa.


In effetti ci ero tornata qualche volta, ma per prendere cose di poco conto, che non avevano direttamente a che fare con il disegno, mentre oggi pomeriggio mi sono sentita un po' liceale che deve fare i compiti di pittorico e ha finito la carta da spolvero o ha una gomma pane che invece che pulire lascia una traccia grigiastra sul foglio da tanto è stata usata.


Con la mia cara amica bici, che sto rivalutando sempre più, e una borsa di stoffa sufficientemente grande per contenere un blocco da schizzi 30x42, sono andata in questo luogo magico, tenuto da marito e moglie, lei una pittrice, lui incorniciatore di quadri, nel paesello qui a fianco. Incredibile come niente sia cambiato dalle prime volte in cui ci sono andata. L'odore.. come faccio a descriverlo?? Quando entri nel negozio ti avvolge un profumo di carta nuova, legno di matita, metallo dei tubetti di tempera, tutto amalgamato dalla polvere... è un odore speciale.


Poi non tralasciamo il figlio dei proprietari, di cui ero follemente innamorata, anche se era più grande di me di un bel po' e non mi calcolava neanche di striscio. Centellinavo gli articoli da comprare in modo da poterci andare più volte nel corso della settimana. "Uhm dunque ho bisogno... un foglio 100x70 ruvido e una sanguigna. Sì per ora basta così". E il giorno dopo "Uhm mi servirebbe anche uno sfumino, per la sanguigna di ieri, sai". E il giorno dopo ancora "Ho perso la gomma pane, me ne serve assolutamente una. E già che ci siamo, un altro foglio 100x70".


vabbè lo finisco qui che devo andare a cantare.


 

giovedì 27 ottobre 2005

Prima che mi dimentichi...

ecco il sogno (o meglio l'incubo!) di stanotte:


Concerto di Dylan al Filaforum, come al solito vado in cerca dell'amico Tommy (tecnico delle chitarre di dylan) il quale, con un paio di occhialoni da Elvis, basettoni e camicia rosa sgargiante mi dice che dylan è allo sfacelo, mentre smanetta sulla slot machine da bar sudicio che è diventata la compagna delle sue giornate. Ormai i suoi concerti durano un paio di canzoni, il resto li passa a cazzeggiare dicendo cose stupide al pubblico, non suona più la chitarra ed è per questo che Tommy ha perso il suo lavoro, o meglio non l'ha perso perchè continua a seguirlo in tour ma non fa niente dalla mattina alla sera, se la spassa e se la tira perchè ormai è un tecnico famoso e ricco - ma disoccupato.


Io non ci credo, così assisto al concerto di Bobbie che si rivela davvero un fancazzista. Ritira una statuetta tipo oscar assegnatagli da un'oscura giuria di giornalisti, la band fa schifo, (del resto non c'è più larry campbell.. sigh) e non si ricordano nemmeno gli arrangiamenti delle canzoni più famose. Il concerto finisce dopo una decina di minuti, il pubblico è un po' sconcertato, un po' entusiasta per questa nuova prova del menestrello che avrà pure il diritto di decidere quanto far durare le sue performance.


Me ne vado con una delusione che si protrae sino al risveglio.


Forza Ila, mancano ancora un paio di settimane ce la puoi fare.

spunti per l'astratto

mi manca la giorgiiiiiii.


perchè perchè non posso avere un'amica tutta qui per me, vicina??

martedì 25 ottobre 2005

E cepu sia...

...ma solo per due giorni alla settimana!


Dopo lunghe riflessioni (e un leggero aumento della retribuzione!) ho deciso che sì, diventerò un anello della catena CEPU, un po' come Del Piero. Chiaro, non si tratta della mia massima aspirazione, però sono contenta perchè dovrò fare la "prof" di discipline pittoriche e plastiche - nella sezione Grandi Scuole (che per chi non lo sapesse è la sezione che prepara gli studenti a prendere i vari diplomi delle superiori - tra cui anche il liceo artistico). Sempre meglio che preparare schemi di legislazione internazionale dei beni culturali per quegli studenti universitari asini di Conservazione dei Beni Culturali.


Del resto non ho niente da perdere. Se mi stufo o non vale la pena economicamente, dico ciao ciao e grazie tante.


E non mi è mai dispiaciuta l'idea di insegnare disegno. Che bello diventerò un surrogato di prof di discipline pittoriche - non vedo l'ora di dirlo al mio prof storico del liceo, che nel frattempo è diventato un mio grandissimo amico :)


 

domenica 23 ottobre 2005

ho bisogno di sfogarmi un po'. naturalmente non ho nessuno con cui farlo - o meglio ho già rotto l'anima telefonicamente ad un discreto numero di persone e basta e avanza. quindi la romperò a voi, miei cari lettori. (sottointeso: potete chiudere la finestra a questo punto).


sono in uno stato di apatia che anche una gallina addormentata ha lo sguardo più sveglio. sarà questa domenica grigia che sembra proprio una di quelle domeniche grigie d'autunno (eh che pensiero profondo). sarà che ieri sera alla fine sono rimasta in casa a girarmi più o meno i pollici. sarà che tutte queste foglie che cadono mi mettono una tale malinconia addosso. sarà che a parte il cepu non mi vuole nessuno.


i casi sono due: o vado avanti a lamentarmi e a sopportare questa situazione che non mi porta da nessuna parte, o faccio una pazzia tipo comprare un biglietto aereo per una qualche destinazione a portata delle mie tasche e della mia conoscenza linguistica. premesso che al momento sono talmente scazzata da non avere la forza di alzare nemmeno un dito, tengo a precisare che sarei più per la seconda opzione.


boh.


 

venerdì 21 ottobre 2005

Stanotte la Ila ha sognato di essere in California. Per la precisione, ha sognato di essere all'interno della prima puntata di Beverly Hills - anche se poi non era tutto come nel telefilm. Però c'erano Dylan, Brenda e David, e altri personaggi frutto della sua fantasia. (merito della diana che ha miagolato come un'idiota tutta la notte fuori dalla porta della sua stanza??)

mercoledì 19 ottobre 2005

abissi

"Non c'è mai stata un'epoca che non si sia mai sentita, nel senso eccentrico del termine, moderna, e non abbia creduto di essere immediatamente davanti a un abisso. La lucida coscienza disperata di stare nel mezzo di una crisi decisiva è qualcosa di cronico nell'umanità."

(W. Benjamin)

e vissero felici e contenti









Visto che va di moda e non ho sonno l'ho fatto pure io, dopo matters michy e kali

 








Questo è il tuo tipo psicologico:










Tipo ISF
























Orientamento Funzione dominante Funzione d'appoggio Funzione terza Funzione inferiore Tendenza
Introverso Sensazione Sentimento Pensiero Intuizione Percettiva




Il tipo introverso sensazione è una sorta di spugna umana. Assorbe la realtà che lo circonda. Quando incontra qualcuno o qualcosa è in grado di percepire un numero sorprendente di dati e di sfumature. Visto dall’esterno, questo tipo può sembrare poco coinvolto con quello che avviene intorno a lui. In realtà sta assorbendo tutte le informazioni che i suoi cinque sensi sono in grado di fornirgli. Può essere difficile per chi gli sta intorno capire questo suo processo di assimilazione della realtà. Le sue reazioni esterne possono essere lente ma quelle interne sono invece profonde ed intense. È generalmente una persona tranquilla e gentile. È molto concreta e di poche parole. Tende a essere molto modesta, a volte in maniera anche eccessiva: può correre il rischio di sottovalutarsi. È comunque una persona che non si vanta di quello che fa. Dei 16 tipi, è quello meno presuntuoso di tutti. Dato che la sua funzione di appoggio è il sentimento, è sensibile alle persone, alle loro reazioni e situazioni. È anche molto sensibile alle sofferenze altrui. Come tutti gli introversi tende a essere molto riservato. Si confida soltanto con poche persone pur avendo una buona capacità di stabilire un rapporto con gli altri. La sua funzione inferiore è l’intuizione. Non è pertanto portato a grandi slanci della fantasia e non cerca di elaborare una visione strategica quando affronta un compito o una situazione. Può venire colto di sorpresa da eventi che avrebbe anche potuto prevedere. Non è particolarmente interessato ad imporre una sua visione o organizzazione delle cose. Preferisce seguire la via della flessibilità e dell’adattamento. Con le persone è tollerante e comprensivo. È leale e ha difficoltà a stare in ambienti dove c’è poca armonia. Non è una persona critica ed è difficile che parli male di qualcuno. Attribuisce una grande importanza alla vita familiare. La sua concretezza lo porta a semplificarsi la vita e ad apprezzare la bellezza delle cose semplici. Ama la natura e gli animali. Sul piano lavorativo può essere particolarmente a suo agio in posizioni che comportano un contatto con le persone. Può essere attratto da lavori con una componente sociale. È capace di una notevole dedizione in campo professionale.

 

Da qui


martedì 18 ottobre 2005

Sandro Martini

Stamattina ho avuto la fortuna di conoscere il lavoro di questo grande artista. Ho avuto la fortuna di visitare il suo studio e dialogare con lui. Mi ha mostrato i lavori che sta portando avanti in questi mesi, sussurrandomi piccoli grandi segreti, eseguiti con tecniche dai nomi antichi e materiali nuovi, dietro le quali si cela un'esperienza, una sperimentazione, una conoscenza acquisita in lunghi anni di costanti ricerche. Riflessioni sul segno, graffio, trasparenza, colla, lino, bambù, plotter, inchiostro calcografico. Sono rimasta affascinata, ipnotizzata da questi intrecci di materia, di colore, di vuoti e pieni, righe e superfici, nastri, luci, vetro.


Uno studio ampio, ben organizzato con grandi tavoli, presse, un torchio a stella, isole di opere sul pavimento, centinaia di matite, pastelli, penne, pennelli, spatole, arnesi, utili e meno utili, usati e meno usati, stecche, barattoli, tutti amalgamati nella luce di una giornata di ottobre, tutti immersi  nella patina del tempo della polvere che non elimina i colori, li copre soltanto, come un lenzuolo semitrasparente che si adatta alla perfezione ai contorni degli oggetti. Appunti, veline, grandi telai, piccoli modellini. Casse di legno, libri, pigmenti.


Strati su strati che non si coprono l'uno con l'altro ma che lasciano scoprire lo strato successivo e quello precedente secondo nuove prospettive, nuovi colori. Lastre di vetro graffiato e inchiostrato, proprio come una calcografia, che si intreccia con altri materiali più sottili, ma meno trasparenti, quasi più concreti pure nella loro instabilità, in teche che si erigono come torri dalle arcane impalcature, trattenute da forze misteriose in un equilibrio instabile eppure mai precario, ben fermo. Pieni e vuoti, colori e non colori. Tessuto tinto, macchiato, incrostato, incartato.




                                                                                                                                                             *


Ho gli occhi colmi di colori, che guardano velocemente nelle direzioni indicate dai segni lasciati sulle tele e proseguono il loro girovagare secondo le linee guida dei nastri, continuazione del segno nello spazio al di fuori del supporto, come una leggera danza, come note su un'immaginario spartito musicale che non segue i righi canonici ma insegue la melodia del pensiero.


Ho imparato più cose in una mattina che studiando per un esame di arte contemporanea.


*immagine da www.sandromartini.org


 

doREmi

Sabato: prima lezione di canto della mia vita, nonostante siano anni che canto in coro. Ma sabato è stata una cosa seria, con tanto di insegnante strabrava privata in un'accademia musicale qui vicino.


Praticamente se ho emesso suoni per meno di dieci minuti è già tanto... la respirazione non va proprio, e quindi siamo state su quella che poi tutto viene da lì. Il problema è che devo badare a un centinaio di cose tutte insieme:
inspirare riempiendo la parte bassa della pancia, abbassando quindi il diaframma, senza però far uscire la pancia ma allargando la parte elastica del torace, dove ci sono le costole mobili, di fianco, non davanti.
dopodichè bisogna "tenere" (ma cosa??) con gli addominali bassi, sostenere, sostenere sostenere
infine espirare lentamente con una "esse"
il tutto senza emettere suono, o irrigidire il resto del busto, soprattutto la parte alta del torace, e senza curvare le spalle, allargare la pancia, insomma fare robe strane.


io non ci ho capito un bel niente. e ora che sto facendo i "compiti" ho talmente tanto ossigeno al cervello che mi addormenterò tra sei ore. se va bene.

lunedì 17 ottobre 2005

Uno dei ricordi più vivi dell'asilo è sicuramente un bellissimo album ricamato e illustrato che le suore mi avevano fatto decorare con il tema delle castagne. C'era una filastrocca che non ricordo più con esattezza, ma lodava la castagna in tutte le sue forme, da quando è ancora dentro al suo riccio, a quando viene cotta, trasformata in farina, abbrustolita, essiccata...


Sono sempre stata supergolosa di castagne: quando ero più piccola le preferivo lessate in acqua con i semini di finocchio, il cui profumo si diffondeva in tutta la casa mentre la pentola a pressione fischiava, mentre adesso impazzisco per le caldarroste che scoppiettano sul fuoco.


Anche quest'anno non ho saputo trattenermi, nonostante l'abbuffata di mezzogiorno al ristorante insieme ai parenti... ma c'era la castagnata organizzata dal CAI.
Da bambina significava una mattinata trascorsa ad incidere quintali di castagne con un taglierino, una ad una, insieme ai "grandi", ed un pomeriggio nel parco del castello a rotolare dalle rive a gradoni, giocare a nascondino, avventurarsi per il viale dei cipressi.
Adesso è un modo per ritrovare quel gruppetto di bambini di una volta, che sono cresciuti come sono cresciuta io, e farsi quattro risate ascoltando le canzoni senza tempo degli alpini, accompagnate da vino, bottigliette di gazzosa e panini al salame.


La cosa più bella è ritrovarsi con li polpastrelli anneriti e i sacchettini di carta colmi di bucce croccanti. E la bocca piena di caldarroste dal profumo delicato.

sabato 15 ottobre 2005

avviso

i signori del cepu sono pregati di alzarmi lo stipendio se hanno davvero così bisogno di me (non perchè sia io ma perchè sono laureata in storia dell'arte) al punto di chiamarmi per chiedermi se ci ho pensato su... :P

giovedì 13 ottobre 2005

mercoledì 12 ottobre 2005

foglie e altro

vesto i colori dell'autunno. ma le foglie sono ancora verdi. solo oggi ho visto le prime ingiallite, ed è da qualche settimana che tengo a bada le fronde degli alberi.


il lago era bello questo pomeriggio, in tutto il suo grigiore e la sua malinconia, in tutto quello splendore un po' decadente, tra balaustre in ferro battuto fin de siecle, e grandi alberghi con poltroncine di velluto e camerieri in divisa. l'acqua era incorniciata dalle montagne carta da zucchero, dalle ringhiere sottili e sinuose, dal cielo con così poca personalità che uno si dimentica che c'è qualcosa sopra. come se fosse un pezzo di tela lasciato grezzo, non dipinto.


in questo momento vorrei vivere a cavallo tra otto e novecento.

martedì 11 ottobre 2005

e intanto vorrei il teletrasporto per abbracciare una persona.

Tante tante cosine cosucce stupidine o importantine da raccontare. Iniziamo da quelle importanti:


Domani il mio fratellino si laurea!! Evviva!!! La Ila sarà in versione camerawoman o fotografa, anche se ha maggiore distichezza con il mezzo fotografico.
Si vedrà - per ora sta preparando l'arsenale completo di obbiettivi, flash, batterie ecc. Che emozzzione!


Lo vedo un po' teso ma sono sicura che avrà una perfetta padronanza della situazione e poi si vuole mettere in giacca e cravatta, quindi avrà un'aria professionale ma così professionale che la laurea della sorellona in abito e scarpette fucsia scomparirà a confronto.
Del resto è giusto che sia così. La mia è stata una buffonata, con tanto di palloncini e trombettina da carnevale :)
I suoi prof invece, udite udite, avranno anche la toga e l'ermellino e tutto quanto. Il mio relatore era con la sua perenne camiciola da campagnolo a quadrettini. Forse sarà stato anche per quello che non ero poi così tesa :P


Scherzi a parte sono proprio orgogliosa del mio fratellino che si laurea in scienze del turismo e, udite udite, è già conteso da un paio di mega alberghi di lusso del lago di Como (mentre la sottoscritta può aspirare al massimo a morire di fame alla cepu). Ha solo 22 anni e già si laurea!! Sì è vero fratellino la tua è una laurea triennale ma forse ci hai azzeccato di più tu.. e poi tu hai studiato robe complicate che io non oso neanche addentrarmici.


Per l'occasione (e passiamo ora alle cose più stupide) la sorella del laureando (che sarei io - non il laureando ma la sorella del laureando) ha speso un sacco di soldi per un paio di scarpe nuove e un paio di stivali sempre nuovi (ci mancherebbe.. comprarli usati!). Ok non posso dire "per l'occasione" dato che potrò indossare UN SOLO paio di scarpe alla volta, e non è nemmeno che per sbaglio posso mettermi una bebè rosso scuro al piede destro e uno stivale marrone a quello sinistro. Quindi possiamo pure dire che l'occasione è stata solo un pretesto per spendere i soldi che non possiedo ma non si può fare mica una figuraccia eh. Bisogna mettersi eleganti. Almeno secondo i miei canoni. :)


 


 

lunedì 10 ottobre 2005

Fatta, compilata, spedita. La candidatura per un tirocinio per il Ministero degli Esteri è stata inoltrata. Naturalmente se dovessi essere la prescelta (ahaha quant'arroganza... vuoi vedere che scelgono proprio me!) ci rimetterei un sacco. Dover sponsorizzare viaggio, vitto alloggio e non essere nemmeno pagata per il lavoro. Ma cosa non si fa per andarsene tre o quattro mesi via da questa noia di posto... Le probabilità che venga selezionata proprio io sono basse. Non so perchè ma me lo sento. E comunque ho scelto due Istituti Italiani di Cultura, quello di Malta e quello di Los Angeles. Posti caldi, ne ho proprio bisogno... Ora stiamo a vedere. Non che ci speri più di tanto, però solo il fatto di averla inviata mi fa sentire un po' meno legata a questo paesino, sguinzagliata in giro per il mondo. Certo avrei potuto scegliere anche il Vietnam, l'Albania, o la Nuova Zelanda. Peccato che si potessero esprimere solo due preferenze...


Per il momento continuo a rimuginare su questo: CEPU o NON CEPU??


 

domenica 9 ottobre 2005

sabato 8 ottobre 2005

diamonds are...

non riesco ancora a capire da cosa possa essere nato lo spunto per il sogno che ho fatto stanotte. non guardo la tv da mesi ormai e quindi non ho visto nessun film d'azione, poliziesco, e nemmeno la signora in giallo..


però stanotte ero complice di una ladra di alto livello - più che ladra una tipa ingaggiata da ladri - per recuperare dei diamanti nascosti all'interno di un muretto in un parco giochi di una località non ben definita. tramite un complicatissimo gioco di sguardi e parole in codice io e questa tipa (che per una parte del sogno ha avuto le sembianze della gallerista americana presso cui lavoravo a venezia, e per l'altra parte ha assunto invece quelle della mia vicina di casa) riuscivamo a farci indicare il punto esatto dove avevano collocato questa borsa di velluto con tutti questi diamanti grossissimi, montati su oro bianco, che facevano parte di una mega collana sciccosissima.


una volta individuato dove recuperarli, arrivava la parte più difficile, ovvero prenderli senza farsi beccare dai frequentatori dei giardinetti, aspettando quindi che si facesse sera. la scena dell'estrapolazione della borsa dal muretto non me la ricordo (inessenziale per lo svolgimento dei fatti, giusto?) anzi probabilmente sono saltata direttamente a quella successiva in cui la mia collega rovesciava il prezioso contenuto di questo sacchetto di velluto bordeaux per terra. eccheccavolo! così ci toccava raccoglierli tutti uno per uno, e sì che ci rendevamo conto dell'immenso tesoro: decine di brillanti enormi che luccicavano dappertutto sulle pietre del vialetto per entrare in casa mia, e altre decine di diamanti delle dimensioni di un granello di sabbia che però cavoli era un peccato lasciarli lì, così mi mettevo a raccoglierli pazientemente uno alla volta, perlustrando tutta l'area.


naturalmente c'era l'elemento tempo, ovvero non avevamo molti minuti per svolgere questa operazione, così, piuttosto che farci scoprire, la mia furbissima complice decideva di lasciare per terra gli altri e tornare a prenderli dopo, una volta consegnato il grosso della merce.


lo ammetto io ne fregavo qualcuno e dicevo "del resto anche nei goonies la tipa alla fine prendeva un po' degli smeraldi dei pirati prima che crollasse tutta la caverna". naturalmente non l'avrei fatto se non fossi stata in ristrettezze economiche, ma dato che anche al cepu pagano una miseria spero che mi perdoniate.


fine.

la segnalazione dell'una e tre quarti

io non so esattamente come si fa però dovreste partecipare anche voi a questo blog ideato da trentasenzalode. chiedete a lui come diventare parte attiva... :P
e, soprattutto, preparatevi a perdervi nei meandri degli anni '90, in cui credo che i parrucchieri abbiano dato il peggio di sè, insieme agli ottici e agli stilisti.

venerdì 7 ottobre 2005

scene da un matrimonio uduico

Veloce veloce, prima di andare a mangiare l'arrosto... ve la butto lì...


Poi ne discuteremo a lungo :P


 

saranno le ingenti quantità di tè che ho assimilato oggi ma proprio non ho l'ispirazione per dormire..


 


uhm


 


anzi


ora vado

mercoledì 5 ottobre 2005

del piero... mo' arrivo io!

sembrerà una barzelletta ma... mi hanno chiamato quelli del CEPU per fissare un colloquio...


ridete ridete pure.. perchè io rido per non piangere!! però a questo punto chissenefregaaa va bene anche il CEPU. Ma poi che cosa mi faranno fare al CEPU??? Io mi ero proposta come TUTOR. ihihih.

martedì 4 ottobre 2005

L'ennesima risposta

Che depressione. Le uniche (rare) lettere che ultimamente ricevo sono sul genere:


"Gentile Dott.ssa Lailly,
la ringraziamo per averci segnalato il Suo interesse a collaborare presso l'ufficio xxx di xxx.
Siamo spiacenti di comunicarLe che al momento non ci sono posizioni disponibili, ma saremo lieti di considerare il Suo curriculum nel caso dovesser emergere delle opportunità coerenti con il Suo profilo.
AugurandoLe successo nel proseguimento del Suo percorso professionale, Le porgo i miei migliori saluti.


Xxx."


Grazie tante. Ma per caso queste lettere si scaricano preconfezionate da qualche sito? Perchè dicono TUTTE la stessa cosa??????


BUUUUUUUUUUUU.


Sento che il mio profilo non è coerente con un bel tubo di niente.

barrette e bambini.

l'ho firmata anche io la petizione.. su bravi bambini. fatelo per tutte le volte che vi siete impastati la bocca con più latte e meno cacao...


(ma quanta pubblicità si sta facendo la kinder??)

lunedì 3 ottobre 2005

super (m)ila è super richiesta. ha ricevuto la proposta di due ben due squadre di pallavolo, una 2° divisione e un misto ma.. gli allenamenti sono proprio nelle sere in cui prendo lezioni di canto. buuuuuuuuuuuuuuuu. che fantasia. succede tutto il lunedì e il venerdì. e poi le altre sere sto a girarmi i pollici.

giglio

è stata una faticaccia ma sono piuttosto soddisfatta, data la povertà dei mezzi. cosa ne dite? naturalmente sono partita da un template preconfezionato dall'amico splinder, con qualche piccola modifica... del resto in una serata del genere potevo permettermi di perdere tempo...

domenica 2 ottobre 2005

norwegian purse

La Ila spera che questo post non venga mai letto da sua mamma altrimenti si mette a farle il predicozzo...


sistemando l'attaccapanni in camera, che ormai era praticamente sepolto dai quintali di borse, sciarpine, oggetti vari appesi ai suoi ganci, la Ila ha recuperato, sotto diversi strati, la borsa che aveva portato con sè in norvegia, e che aveva sostituito lo zainetto come contenitore per ogni tipo di cibo, macchina fotografica, astuccio, fazzoletti ecc. Probabilmente l'aveva appoggiata lì l'8 agosto, ovvero il giorno in cui era tornata dal nord, e lì ci è rimasta in questi (quasi) due mesi.


Non potete capire cosa sia stato svuotarla e trovarci dentro i seguenti oggetti:


scontrini norvegesi di varia provenienza
bustine di sale e pepe fregate dal "mix" di kabelvag (una specie di fast-food/negozio di alimentari e generi vari/edicola/minimarket ecc)
lucidalabbra rosa delicato
gomme da masticare wrigley's extra
matite e penne che pensavo di aver perso
una quantità indicibile di assorbenti  sparsi per le varie tasche e taschine (eh, non si sa mai in viaggio)
biglietto dell'interail nella sua cartellina
due bustine di tè lipton russian earl grey (sì, giravo con le bustine di tè, cosa c'è di male?? - e avevo pure fregato le zollette di zucchero dal bar di una nave)
uno specchietto per farsi bella che avevo dato per disperso
due adesivi presi a A, paesino delle Lofoten che vive di pesca del merluzzo, e che recano la scritta "spis fisk - bli spretten og frisk" con un allegro pesciolino fucsia che corre dietro a un pallone da calcio dello stesso colore. qualcuno ha idea di cosa voglia dire la scritta?
un quadratino e mezzo di melkesjokolade arrotolato nella carta della mega confezione con cui viaggiavo sempre, con la scritta "et lite stykke Norge" (=un piccolo pezzo di Norvegia) per cui ogni volta che eirik e marie mi chiedevano se gradivo del cioccolato mi chiedevano "vuoi un piccolo pezzo di Norvegia?"
una scatolina di mental all'anice senza zucchero comprate nell'aereoporto di orio prima della partenza, che contiene ancora ben 3 mental
un burrocacao "vota Galan for president" che mi era stato dato al tempo delle elezioni regionali del Veneto
un foglio su cui avevo segnato a mano gli orari degli autobus delle Lofoten e il numero di prenotazione di un viaggio notturno in treno, probabilmente da Oslo a Trondheim
salviettine
etichette ryanair per il luggage reclaim


ecco mi sembra di aver elencato tutto.


voglio tornare in norvegiaaa

sabato 1 ottobre 2005

cactus tree - joni mitchell

There's a man who's been out sailing
In a decade full of dreams
And he takes her to a schooner
And he treats her like a queen
Bearing beads from California
With their amber stones and green
He has called her from the harbor
He has kissed her with his freedom
He has heard her off to starboard
In the breaking and the breathing
Of the water weeds
While she was busy being free

There's a man who's climbed a mountain
And he's calling out her name
And he hopes her heart can hear three thousand miles
He calls again
He can think her there beside him
He can miss her just the same
He has missed her in the forest
While he showed her all the flowers
And the branches sang the chorus
As he climbed the scaley towers
Of a forest tree
While she was somewhere being free

There's a man who's sent a letter
And he's waiting for reply
He has asked her of her travels
Since the day they said goodbye
He writes "Wish you were beside me
We can make it if we try"
He has seen her at the office
With her name on all his papers
Thru the sharing of the profits
He will find it hard to shake her
From his memory
And she's so busy being free

There's a lady in the city
And she thinks she loves them all
There's the one who's thinking of her
There's the one who sometimes calls
There's the one who writes her letters
With his facts and figures scrawl
She has brought them to her senses
They have laughed inside her laughter
Now she rallies her defenses
For she fears that one will ask her
For eternity
And she's so busy being free

There's a man who sends her medals
He is bleeding from the war
There's a jouster and a jester and a man who owns a store
There's a drummer and a dreamer
And you know there may be more
She will love them when she sees them
They will lose her if they follow
And she only means to please them
And her heart is full and hollow
Like a cactus tree
While she's so busy being free


 


inutile aggiungere altro..

così facile è giocare con i fiori..


venerdì 30 settembre 2005

qualche fotina dalla festa. qui. commentate, gente, commentate :)

stanotte ho sognato che decidevo di andare dalla parrucchiera a tagliarmi i capelli (che ultimamente hanno raggiunto ottimi livelli di lunghezza, quali non si vedevano più da qualche anno). buuuuu. e poi mi prendeva in giro perchè le chiedevo di farmi l'hennè e mi diceva: ma sei fuori, è così fuori moda! io non te lo faccio. se vuoi te lo fai tu da sola a casa. io mi rifiuto. e poi iniziava a tagliare, tagliare, tagliare. oh! bastaaaa!!

giovedì 29 settembre 2005

oggi non sono a posto con me stessa... ho bisogno di distrarmi. ma mi è molto difficile. troppe cose tornano alla mente. troppe cose non tornano. e sono irrequieta, ma di quell'irrequietezza negativa che non mi fa affrontare la situazione, me la fa solo sfuggire.


affogherò i miei dispiaceri nella nutella... (cosa ridete. non c'è proprio niente da ridere...)

mercoledì 28 settembre 2005

non so se sia più demente il creatore del sito o io che lo segnalo... (certo che anche la fonte da cui ne sono venuta a conoscenza non scherza, vero pel pampino???). passate parola... (a me un po' ricorda amelie)


 

martedì 27 settembre 2005










You Are Japanese Food
Strange yet delicious. Contrary to popular belief, you're not always eaten raw.

 

 


 

 

(riciclato dall'elfo)

tema:

IO E LA MIA AMICA GIORGI


Io e la mia amica Giorgi siamo troppo amiche. Ci conosciamo da tanti anni, anche se lei non è una di quelle amiche che conosco dall'asilo (come succede spesso in paesini come il mio) e non abbiamo nemmeno fatto la stessa scuola. Me l'ha presentata un bel pomeriggio di quasi estate un'altra amica (che invece conosco dall'asilo e che faceva la stessa scuola della Giorgi) e abbiamo iniziato a tirarci le paranoie e a raccontarci le disgrazie. 


Io e la mia amica Giorgi siamo inseparabili. Non ci siamo scelte, ci siamo capitate. Andavamo sempre in giro insieme, io e lei, lei e io, al punto che forse qualcuno ha pensato che fossimo lesbiche. 


Quando non avevamo la patente, io e la mia amica Giorgi passavamo le serate a disperarci per la nostra vita serale e sentimentale pressochè inesistente.
Quando la Faby, un'altra nostra grande amica, ha finalmente preso la patente, abbiamo fatto i salti di gioia ma anche un sacco di figure di merda perchè aveva qualche problema con le partenze in salita (che in zona abbondano) e con le misure nei parcheggi. Ad ogni modo gli ometti continuavano ad ignorarci.
Quando io ho fatto la patente mi sono trasferita a Venezia e la Giorgi si è trasferita a Viterbo, da dove era venuta qualche anno prima.


La mia amica Giorgi ha i capelli scuri e la carnagione dorata e due occhi accesi, sempre in movimento, che guardano veloci in alto in basso a destra a sinistra, da scoiattolina felice. Le piace organizzare le feste di compleanno dei bambini, adora fare collanine, magliette, ciondoli, orecchini, prendendo spunto dalle cianfrusaglie che trova nei mercatini. Si cosparge di Romance e va in giro con borse enormi, piene di ogni cosa. La sera prima di andare a letto si massaggia il viso con succo di limone, che anche se brucia un po' fa diventare la pelle più bella.


Io e la mia amica Giorgi ci siamo riviste dopo più di un anno questo weekend. E' venuta per la mia festa di laurea. E ogni volta che ci rivediamo  è come se il tempo non fosse mai passato. Riprendiamo esattamente dal punto in cui ci eravamo lasciate la volta prima. La mia amica Giorgi è una di quelle amiche che potresti rivedere anche dopo 20 anni ma non importa, siamo amiche uguale anzi anche di più.


Io e la mia amica Giorgi sabato sera alla festa profumavamo di Romance. Mi ha fermato un diadema da regina della festa tra i capelli. Io avevo un brufolino sullo zigomo destro e lei uno sullo zigomo sinistro.


Siamo troppo amiche. Siamo troppo belle.


 


CAZZO. ho cancellato il post prima di pubblicarlo.

lunedì 26 settembre 2005

venerdì 23 settembre 2005

domani arriva la mia amica giorgi!!!!!!!!! Sono contenta come una pasquetta!!!! Non ci vediamo da più di un anno.. abita a Viterbo, e mi manca.. passeremo un weekend strabello, ne sono certa. già mi preparo a morire dal ridere...


sabato invece viene la faina etrusca con la sua morosa. anche lì ci sarà di che divertirsi e tornare un po' tutti sedicenni.


adoro dare feste e invitare la gente da lontano!! vorrei vivere in un appartamento gigante insieme a tutte le persone che ho incrociato in questi anni. sarebbe meraviglioso. sarebbe anche un gran casino..

giovedì 22 settembre 2005

acquolina

Ecco la produzione del mattino:





Non sono da sposare??? :P

KITCHEN

Da oggi a sabato la Ila si trasforma in una supercuoca. Ditele che è una pazza a organizzare tutta sola una festa di laurea con cena per 50 persone. AIUTOOOO. Se le riesce bene potrebbe cercare lavoro nel settore culinario.

mercoledì 21 settembre 2005

Stanotte avrei ammazzato la Diana... Verso le 3 e mezza (ero andata a nanna da un'oretta) si è messa ad ululare sul penultimo gradino della scala, nel silenzio della notte, con la sua volce impostata e amplificata dall'acustica. Mi sono alzata, sono scesa, le ho dato una mega razione di pappa puzzolente per farla star buona, e dopo cinque minuti, quando ero tornata nel calduccio del mio lettino, si è messa ad ululare di nuovo. Sì, lo so che i gatti non ululano, ma la Diana sì. Ho pensato che avrebbe smesso dopo poco e invece è andata avanti con miagolii atroci a ripetizione, sempre sul penultimo gradino - deve aver fatto degli studi di acustica per capire che lì è il punto di maggiore amplificazione del suono. A un certo punto mi sono alzata e le ho fatto "BUUUUUUUUU". Lei si è zittita.


Ooooh.


E stamattina alle 8 ero in piedi.

martedì 20 settembre 2005

ecco alcune immagini dall'avvincente partita di pallavolo di ieri sera, in cui la Ila ha dato tutta se stessa.


Foto 1: Il capitano sfila con la bandiera della squadra prima dell'inizio del match



foto 2. Attacco veloce dalla seconda. - match point vincente.



Foto 3. Il capitano alza il trofeo al pubblico, dopo aver conquistato la medaglia d'oro.


Ho un simpatico bollino sul ginocchio destro dovuto alla strusciata sul pavimento della palestra, nonostante la presenza della ginocchiera. Più che Mila Azuki mi sento molto Mimì Ayuhara. Avete presente quando si allenava in ricezione con le catene ai polsi che la facevano sanguinare e soffrire all'inverosimile?

a grande richiesta

il sorriso nella prossima.


lunedì 19 settembre 2005

infatti.
vediamo quanto dura
tinteggiatura nuova.

specchio

pezzettini

Mi è caduta come una cascata di acqua fresca in testa stasera. Un ragazzo stasera mi ha ricordato di quando ci siamo incontrati, ormai otto anni fa, per caso, in Irlanda. Io avevo completamente rimosso questo episodio, che però allora mi aveva colpito - non capita tutti i giorni di incontrare i propri ex vicini di casa in un Paese straniero. E io non ci pensavo più da chissà quanti anni. Come se non fosse mai accaduto. Eppure è bastato solo il minimo accenno  per riversarmi addosso l'aria di Temple Bar e lo stupore per quello strano incontro. Lui non lo aveva scordato. Ricordava persino il californiano dai capelli lunghi che suonava la chitarra seduto sul marciapiede di fianco a me. Aveva capito che io ero molto attratta da lui, e ricordava perfettamente anche questa cosa. E io non ci pensavo più da chissà quanti anni.


Quante cose ho rimosso? Perchè ho rimosso quella cosa? Seleziono le cose da rimuovere o è semplicemente un processo insito nella mente di tutti? Ho 25 anni e il mio cervello - se volete il mio cuore - non riesce a tenere in primo piano tutto. E così molte cose passano in secondo piano. E poi sullo sfondo. E poi sul retro della tela, fino a quando qualcuno viene e gira il quadro e te lo fa vedere al contrario e tu allora sì ti ricordi e ti ricordi come stava bene quella cosa nello sfondo, e ti ricordi come ci stava bene in secondo, in primo piano. Ti ricordi l'armonia di quella cosa con gli altri elementi. Ricostruisci pezzi di immagine per capire che non poteva che essere così.


Questo ragazzo ha conservato un pezzettino di me e stasera me l'ha restituito. E' stato davvero generoso, anche senza rendersene conto. Mi chiedo se anche io ho avuto la fortuna di conservare pezzi di qualcuno e di restituirli quando meno se li aspettavano. Spero di sì.


Ora vado a nanna. In realtà sono ancora in Irlanda, bloccata su quell'episodio. E mi piace seguire le linee, i volumi, i chiaroscuri.


Domani parlerò di altro. Ho troppe cose di cui parlare, e non posso permettermi di rimuoverle. Ma se per caso mi dovesse capitare, e se per caso qualcuno di voi dovesse conservarle per me, vi prego di essere generosi e di regalarmene pezzettini, ogni tanto, perchè fa davvero bene.


 


 

sabato 17 settembre 2005

Ho troppe cose di cui parlare, troppo su cui riflettere. Ho assistito al mio funerale e hanno misurato le onde del mio cervello. Ho percorso chilometri girovagando per Venezia, in lungo e in largo, ho riassaporato l'estate per qualche giorno, mi sono svegliata senza potermi lavare perchè stavano aggiustando i tubi dell'acqua senza avermi avvisato. Ho ascoltato Vivaldi nel Cortile della Trinità di Fianco ai Frari, ho comprato un regalo bellissimo per un matrimonio bellissimo, ho rivisto tanti amici, sono tornata nella mia amata biblioteca Querini, mi sono sentita libera, mi sono sentita a casa, mi sono sentita bene.


Forse ve le racconterò meglio la prossima volta. Ora non ho tempo. Domani ho un impegno. Devo partire di nuovo, mi aspetta un weekend pieno di Amore e di Amici. La Michy e il Brù si sposano!!!! Voi (o perlomeno quelli che non sanno chi sono) non potete capire. E' una lunga storia.


Forse ve la racconterò meglio la prossima volta.


 

martedì 13 settembre 2005

Breve riepilogo:


La missione vestito si è conclusa a lieto fine, con un acquisto molto carino (camicia bianca con collo alla coreana, da abbinare ad una gonna in seta grezza cangiante dal rosso al verde).


Il colloquio è andato benissimo. La gallerista mi prenderebbe anche da domani. Peccato che la Ila debba fare la fame con una paga da cinese (solo parzialmente giustificata dal fatto che il lavoro sia part time) - 350 euro in nero! Quindi.. aspettiamo la settimana prossima quando mi chiamerà per dirmi se almeno mi può assumere con un contratto anche il più schifoso possibile. Poi ne riparleremo.


La Ila è in condizioni fisiche pietose, dopo la seratona sportiva di ieri sera, in cui, sulla scia dell'entusiasmo per la medaglia d'oro agli europei, i giovani del paese hanno ripreso la tradizione della partitella a pallavolo in palestra del lunedì sera. Giocatrice di punta, la Ila si è presentata dopo ben 8 anni di assenza dai campi da gioco. E' passato così tanto tempo che le regole della pallavolo sono cambiate, e alla Ila è venuto spontaneo, più di una volta, non ricevere un servizio che aveva toccato la rete. Peccato che adesso sia valido.

Ad ogni modo si è sorpresa della sua potenza tutt'ora insuperabile nel servizio e nell'attacco - un po' meno in ricezione. Del resto anche Mila Azuki era debole nella ricezione. (sì sì lo so, senza ricezione non si può costruire il gioco).


Tra poco invece la Ila se ne va a VENEZIA!!!!!! Che belloooooooooooooooo. Già pregusta. Non potete capire la gioia che le riempie il cuore all'idea di riassaporare anche se per poco la vita in quella città. Andrà a vedersi finalmente la Biennale, a parlare con il suo prof, e a perdersi nel silenzio della notte.


Ci risentiamo venerdì. Un abbraccio.


 

lunedì 12 settembre 2005

la Ila sta per partire in missione.


Lo scopo è il seguente: trovare il vestitino per il matrimonio imminente di Mrs e Mr Brù!!!!


Auguratele tanta fortuna.

sabato 10 settembre 2005

i sogni della Ila

Naturalmente stanotte la Ila si è sognata il suo colloquio e l'ipotetico ambiente della galleria d'arte.


Per dirla in breve, una GABBIA DI MATTI.


La gallerista, una trentacinquenne in carriera con studi di architettura alle spalle, molto amichevole e cool, era attorniata da una serie di strani personaggi derivati da una contaminazione di persone reali (che comunque non hanno niente a che fare con la galleria) e inventate. Un gruppo di persone molto affiatate, giovani, un po' alternative-chic, tutti architetti o designer.

Un tizio di cui mi ero innamorata all'istante - tipo dandy del XXI secolo - viso a metà strada tra quello di Mick Jagger e  Beck, doveva essere il braccio destro della gallerista, e mi ha dato subito l'impressione di volermi parte del gruppo. Viveva nella galleria, aveva una stanza per sè con lettone gigante, lenzuola colorate stropicciate, cd ammucchiati in terra, rotoli di tavole un po' ovunque. Mi mandava una mail con una serie di simboli senza senso tipo xx§§§---§§??ààààà### che nascondevano parti di parole, il cui succo era: peccato che tu sia un po' debole a livello di conoscenze da segretaria, ma con l'inglese e la storia dell'arte sei messa bene, quindi hai buone probabilità di ottenere il lavoro.

Un'altra ragazza, stagista, forse la mia stessa età, cercava subito di instaurare un bel rapporto con me. Prima della fine del sogno si era già affezionata all'ipotetica futura collega.

C'era da preparare una vernice, così erano tutti indaffarati nella preparazione degli ultimi esecutivi (??), e pensavo di togliere il disturbo e aspettare a casa una risposta.

Il sogno si chiudeva con la Ila che cercava la macchina dove l'aveva parcheggiata la sera prima, ma la macchina era sparita. Forse rimossa dal carro attrezzi per non aver pagato il ticket.


The end.

venerdì 9 settembre 2005

tattaratààà tattattararatattaratààà

qualcuno ha guardato giù????? domani per caso si mette a nevicare???


martedì prossimo la Ila avrà il suo 'primo' COLLOQUIO in una galleria d'arte contemporanea di COMO.


chi si offre volontario per ricordarmelo?? dite che potrei dimenticarlo??


si accettano scommesse: riuscirà la Ila a trovare lavoro???


(proprio stamattina pensavo: se trovo lavoro, vado a tagliarmi i capelli)

(menomale che non ho specificato di quanto)

giovedì 8 settembre 2005

aggiornamento sulla situazione-lavoro:

nessun aggiornamento.

let me die in my footsteps

Stasera ho visto The atomic cafè

Non poteva non venirmi in mente questa canzone. Naturalmente è sempre di Bob.




I will not go down under te ground

'Cause somebody tells me that death's coming 'round

And I will not carry myself down to die

When I go to my grave my head will be high

Let me die in my footsteps

Before I go down under the ground


There's been rumors of war and wars that have been

The meaning of life has been lost in the wind

And some people thinking that the end is close by

'Stead of learning to live they are learning to die

Let me die in my footsteps

Before I go down under the ground.


I don't know if I'm smart but I think I can see

When someone is pulling the wool over me

And if this war comes and death's all around

Let me die on this land 'fore I die underground

Let me die in my footsteps

Before I go down under the ground


There's always been people that have to cause fear

They've been talking about a war now for many long years

I have read all last statement and I've not said a word

But now, Lord God, let my poor voice be heard

Let me die in my footsteps

Before I go down under the ground.


Let me drink from the water where the mountain streams flow

Let the smell of wild flowers flow free through my blood

Let me sleep in your meadow with the green grass and leaves

Let me walk down the highway with my brother in peace

Let me die in my footsteps

Before I go down under the ground.


Go out in your country where the land meets the sun

See the craters and the canyons and where the waterfalls run

Nevada, New Mexico, Arizona, Idaho

Let the state of this Union see deep down in your soul

And you'll die in your footsteps

Before you go down under the ground.