martedì 31 gennaio 2006

me ne vado a venezia per qualche giorno, consegnerò al mio prof un articolo che dovevo fare da non so più quanti mesi, e soffrirò di malinconia nostalgia mista a gioia immensa per poter respirare ancora un po' di aria fresca, un po' di libertà, per poter passare del tempo con cari amici, cari luoghi, care abitudini.


avrei tante cose da mettere per iscritto. troppe cose stanno cambiando. il lavoro, no, non è a venezia. purrtoppo. ed è questo che non mi fa essere così entusiasta. sarebbe in una galleria d'arte di milano, che tratta pittori italiani dell'ottocento. non è ancora certo, ma ci sono buone possibilità.


e io sono un po' agitata. perchè domani torno a venezia.


 

lunedì 30 gennaio 2006

the times...

...they are a-changin'.


non vorrei sprecare troppe parole su questa cosa, ma pare che abbia finalmente trovato un lavoro. part time. ma un lavoro.


non so se gioire, o se sentirmi in trappola. non poter più disporre del mio tempo a mio piacimento. o essere felice di guadagnarsi i mezzi ed il tempo per disporne.

venerdì 27 gennaio 2006

quando anche l'inverno mi piace.

questa serata non me la dimenticherò tanto che non so fino a che punto ci sia bisogno di impacchettarla in un post. basti sapere che sono finita giù per la collina prima con un sacco della spazzatura poi con un vero e proprio bob dritta per il viale dei cipressi, con altri ragazzi dall'età media di ben oltre i dodici anni.


vi lascio solo qualche foto rubata, infreddolita, ma il resto mi dispiace me lo porto qui dentro. mi porto il silenzio e la pace e gli urletti di gioia gli scricchiolii dei passi, le grattate dei freni del bob, le risa, insomma tutto quanto. naturalmente attutito dai fiocchi.




 

mercoledì 25 gennaio 2006

la mia formazione vincente.

adoro le mie bimbuzze della pallavolo. un po' perchè allenandole giochicchio pure io che fa bene ai glutei e a tante altre cose, un po' perchè mi fanno morire dal ridere e di tenerezza. a volte vorrei che guardassero un po' di mimì ayuhara, si vede che sono cresciute senza questo fantastico esempio di sacrificio e dedizione alla pallavolo. 


mi fanno cadere le ginocchia quando si spaparanzano per terra all'improvviso.
lunedì una di loro - roberta - si è messa a parlare in siciliano che sembrava uscita dritta dritta dai malavoglia. naturalmente le altre non capivano assolutamente niente di quello che stava dicendo. 
francesca aveva le ginocchiere che grondavano acqua e gridava al miracolo. si era semplicemente aperta la bottiglietta nello zaino.
è sempre lei che, ciclicamente, si mette a parlare da sola e a fare strani versi con la bocca.
oggi le due più spavalde, caterina e camilla, si stavano cagando sotto perchè vedevano presenze oscure negli spogliatoi, luci che si accendevano e si spegnevano (secondo me hanno visto qualche film dell'orrore ieri sera) 
savina si vuole aggregare a loro ma in realtà la parte della stronzina non le riesce bene. e poi ha due occhi verdi e le guanciotte rosse che mi vien voglia di strapazzarle.
sara è uno scricciolo talmente piccolo che ho paura che una palla un giorno o l'altro la schiacci sul pavimento della palestra. anche lei deve avere la stessa paura ed è peggio di un riccio quando è in campo. il suo sogno è di mandare di là una battuta fatta da metà campo. per ora non si è ancora avverato.
arianna jessica e debora (non so se con l'acca o senza) sono le tre marie, sempre appiccicate, stanno attraversando la fase della stupidera.
poi c'è eleonora che fa la saputella maestrina leccapiedini ma quando ti guarda con quegli occhioni non ti puoi proprio arrabbiare.
martina magra si mette a urlare a squarciagola la formazione del milan, è un po' un maschiaccio.
martina grassa ha un senso dell'umorismo straordinario, si prende in giro da sola per le sue stupidate, la adoro.
ilaria invece (si chiama come me - lo confesso ho un debole per lei) pensa di vivere nel mondo di lady lovely o dei minipony e ogni tanto scende con il suo cavallo bianco fatato nella linea dei tre metri e si accorge di essere in un campo da pallavolo. dopo che magari le è arrivata la palla in testa.


ma io le adoro proprio.

martedì 24 gennaio 2006

urge una buona dose di grinta per il pomeriggio. devo mangiare un gallerista stronzo.

stasera le mie bambine della pallavolo hanno asserito che a fare l'insegnante si trovano un sacco di ragazzi (dopo che avevo detto loro che mi piacerebbe insegnare storia dell'arte al liceo).


mah.


 

sabato 21 gennaio 2006

cosa ci posso fare io???

stanotte ho sognato che incontravo putin, durante un allenamento con le mie bambine della pallavolo in cui ci mettevamo a correre a fare venti giri della palestra poi a un certo punto prendevamo un sottopassaggio della metropolitana di milano e sbucavamo fuori dal colonnato di san pietro dove c'erano due macchine parcheggiate una di fianco all'altra che non si poteva praticamente passare così io mi mettevo ad urlare e a dire "machicazzoparcheggiacosìchenoidobbiamopassarepertornareinpalestra!!" e da un barettino lì usciva putin che si scusava e provvedeva a spostare subito la macchina ma all'improvviso una folla composta dai miei compaesani si radunava intorno alla macchina che era diventata un taxi londinese e saliva putin con la sua first lady che sembrava un incrocio tra hillary clinton e la franchina ciampi e c'era come un corteo di festa per putin e io intanto gli parlavo e mi scusavo perchè ero vestita così male con la tuta tutta sudacchiata e lui sapeva bene l'italiano e gli dicevo che mi sono laureata a luglio e non ho ancora trovato lavoro allora lui mi faceva tanti in bocca al lupo e poi saliva in macchina e io tornavo in palestra con le mie bambine.


 

due minuti poi nanna

stasera canto canto canto. mozart beatles e altre robe interessanti. adoro cantare.


e poi sulla scia dei ricordi con il mio amicone paolo, ripercorrendo i tempi dell'asilo, quando avevo il grembiule bianco a piegoline sottili che quello dei maschi aveva le piegolone più grosse, e mangiavo una mela al giorno dopo la pastina e le polpette perchè la mela pulisce i denti. così almeno dicevano le suore. e c'era lo scivolo grande in salone, rosso blu e argento, le cassapanche colorate che contenevano giochi, le pattine per lucidare il pavimento del corridoio, i pastelli a cera con il loro odore secco, il punteruolo con il tappetino coordinato, che quello beige aveva la punta migliore non come quella mezza arrugginita di quello giallino acido. poi c'era il dondolo, il riposino dopo mangiato con la testa appoggiata al banco, le mutande di lana sotto la gonna per tener caldo e non farsi spiare le mutande quelle vere dai maschi mentre si volteggiava leggiadre sull'altalena. e poi c'era suor virginia che era raggrinzita e mi faceva paura, mentre suor angelina era dolce e rotonda e stava tutto il giorno in cucina a farci da mangiare, suor giovanna che era la mia suora preferita, e la Suor Superiora, un'entità misteriosa, forse una leggenda, che raramente avevo avuto l'onore di incontrare. forse nei sogni?


notte carini.

venerdì 20 gennaio 2006

chissà la primavera cos'è che porta

Sarò anche stufissima dell'inverno però l'asfalto coperto di brillantina ghiacciata che calpesto in queste sere al mio ritorno a casa è proprio bello, soprattutto quando la luce della luna (o di qualche lampione) lo illumina e lo fa vibrare come polvere di stelle cadenti.


Oggi mi è venuta un po' di nostalgia per i miei giri in bicicletta, non vedo l'ora di riprenderli. Il sole verso le due scaldava un pochino di più, mi vien voglia di dargli una pacca sulle spalle e dirgli "dai che ce la fai anche quest'anno". Ma certo che ce la fa Ilaria, la primavera arriva e dopo la primavera anche l'estate, però ecco è come dargli una spinta piuttosto che lasciarlo andare per conto proprio sull'altalena.


Dopo aver scosso la tovaglia del pranzo, ho messo una mano nello scrigno in cellophane che racchiude il giardino grasso, e c'era un bel tepore all'interno. Chissà quale mondo di insettini e foglioline verdi brulica lì dentro, a dispetto del freddo che c'è tutto intorno.. però la notte deve essere dura, con tutta quella brillantina intorno.. ma è vero che si godono un'ottima vista della luna, che questa sera è poco più di metà.


 

lunedì 16 gennaio 2006

appello

ho bisogno di aiutino dai miei amici romani :)


una mia cara amica estone che insegna italiano in germania (sì sembra complicata la cosa) deve venire in gita con i suoi ragazzi a roma e mi ha chiesto se i miei amici di roma possono consigliare una discoteca/locale dove andare la sera, che sia in centro e frequentata da studenti, e ha chiesto quanto costa l'entrata. cosa le dico??


grazzzie

domenica 15 gennaio 2006

Non avrei mai pensato che fosse così faticoso fare i buchi nel muro con il trapano, soprattutto se aggrappata ad una scaletta in posizione assai scomoda...


Ieri giornatona dedicata a: Ikea+Castorama (che già non è poco) e poi alla messa in posa degli acquisti, sempre sull'onda di entusiasmo per il restyling della mia cameretta.


Acquistati:


n. 2 scaffali stondati ricoperti rovere di 200 cm
n. 2 scaffali stondati ricoperti rovere di 170 cm
n. 1 scaffale stondato ricoperto rovere di 90 cm.
n. 4 scatole di cartone con coperchio
n. 5 portariviste di cartone con coperchio
n. 1 tappetino indiano da spacciare come arazzo da utilizzare come testiera per il letto
n. 1 pinza per cucinare (sì non c'entra con la camera, ma sono andata all'Ikea! dovevo comprare qualche extra!)


La mia stanza però assomiglia ancora ad un campo di battaglia. Urge sistemazione razionale di tutti gli acquisti :)


 


 


 

giovedì 12 gennaio 2006

sono stufa del freddo. stufissima per essere precisi.


questo pomeriggio rileggevo i miei post dell'estate erano tutti un po' più colorati.


e ripensavo a come è normale in estate tenere le finestre spalancate, andare nell'aiuola a trovare i miei cactus, scegliere quale paio di sandali indossare, stendere sul balcone il salviettone  bagnato che profuma di lago. tutte abitudini che ad un certo punto smetti e si trasformano in gesti atipici, assurdi, impensabili. fino a quando il sole ricomincia a scaldare.


ecco adesso mi basterebbe il tepore di una bella giornata di marzo, quando è appena tornata l'ora legale e gli uccellini cinguettano verso sera dai rami dei pini secolari, mentre il cielo terso si trasforma in buio.


dell'inverno salverei poche cose. i miei stivali, la sciarpa e il cappellino di lana norvegese, ad esempio.

mercoledì 11 gennaio 2006

io dovevo fare l'arredatrice perchè ogni tanto mi prendono questi raptus di follia e mi metto a girare tutti i mobili della mia cameretta e cerco soluzioni a basso costo per rinnovare il look cambiando semplicemente il loro posizionamento nello spazio. mia mamma è contenta perchè è la volta buona che mi metto a spolverare sotto al letto e a far passare le robe inutili (anche se non è detto che le cestini tutte).


l'altro ieri ho avuto un attacco del genere e vorrei farvi vedere ora la mia stanzina così carina così diversa ma così uguale a prima. l'input è stato dato da un'esigenza concreta: fare spazio a nuove librerie e/o scaffali che io tutti questi libri non so più dove metterli, però qui rischio di trasformare queste quattro pareti in una biblioteca specialistica e forse non è il caso.


un lunghissimo ripiano è adibito a vetrina delle bambole e dei pupazzi di quando ero bambina, compreso cicciobello sci, camillla-la-tartaruga-tranquilla (sottotitolo: chi va piano va sano e va lontano, chi va forte va alla morte - l'ultimo pezzo ce l'ho aggiunto io) , cicciobello modello base battezzato giorgio, un bambolotto con biberon che beve acqua vera e fa pipì dopo il tempo record di mezzo secondo, una bambola di pezza con faccia di pezza, due bambole, spumina e carlotta, con i capelli lanosi azzurri, il magnifico destriero di barbie tarocco vinto alla pesca di beneficienza da mio fratello il quale ha fatto il nobile gesto di regalarlo a me, una coniglietta rosa battezzata "Rosy" (che fantasia) e due scimmie perennemente abbracciate con il velcro, Martino e Nonmiricordopiù.


bene dopo questa panoramica non mi ricordo più cosa volessi scrivere, quindi sogni d'oro a tutti carini :)


 

domenica 8 gennaio 2006

che bello la joanie viene in italia ad aprile!!!!! yuhuuuuuuuu


qualcuno si vuole aggregare a milano il 4????

ecco pure le mie 5

che dire, mi sottoporrò anche io al tremendo giochino, anche se sono certa che sono ben più di cinque le stranezze che compio di solito.


1. quando bevo il tè lascio in ammollo la bustina nella tazza fino a quando non l'ho finito del tutto, e devo finirlo prima che la temperatura si abbassi sotto gli 80° perchè tiepidino non mi piace. (per questo uso tazze alte e strette, e per questo ho una gola e un palato di amianto).


2. nel mio lettino non dormo mai da sola. a farmi compagnia c'è un piccolo zoo che include andrea, orsetto bianco con le orecchie rosa, orazio, orsetto bruno con fiocco blu, petra, pecorella della giordania, cane e micio (poveri loro non hanno ancora un nome ma a questo punto non credo che lo avranno mai). naturalmente la metà degli animaletti emigra per terra intorno al letto alla mattina, (sicuramente perchè hanno troppo caldo tra piumone, cuscini e i loro amici peluches)


3. ormai non capita più spesso, ma quando prendo appunti uso sempre fogli bianchi a4, senza righe o quadretti, e li riempio totalmente con le scritte perfettamente dritte senza lasciare alcun margine nè sui bordi laterali, nè su quello superiore o inferiore. se per disgrazia hanno quadretti o righe, non seguo mai le distanze date ma un mio spazio mentale che è direttamente proporzionale alla grandezza dei caratteri.


4. quando esco di casa, controllo sempre due volte se ho chiuso a chiave la porta e se non ho dimenticato le chiavi nella toppa, e non appena chiudo la macchina e mi allontano, torno indietro per vedere se l'ho chiusa davvero. sì lo so sono paranoica.


5. non tutti lo sanno ma spesso parlo al posto della diana. uso una vocina particolare (la voce della diana) e commento con acidità e sarcasmo le azioni dei suoi padroni (della sottoscritta in primis) e degli amici/parenti dei suoi padroni. naturalmente se c'è da ringraziare per una coccola in più, faccio anche quello.


bene ora mi tocca passare il testimone a.. a chi?? ormai questo giochino l'hanno fatto tutti! del giro niusgruppico resta solo la ragazza blu. almeno credo (non maledirmi annina!!). vabbè sarà anche ora di finirla eh :)

giovedì 5 gennaio 2006

io vorrei farvi vedere la scatola di cioccolatini che mi è stata regalata per natale da uno zio. anzi, vorrei fotografarla ma spiacente, non lo farò perchè ne ho già mangiati un sacco e non sta bene. è già iniziata. allora ve la descrivo come se fosse ancora intonsa. questa scatola in argento ha le dimensioni di un bel librone di quelli illustrati di lusso, e contiene al suo interno un tripudio di cioccolato. Sotto due veli di carta, uno più sottile e trasparente, l'altro più spesso, quasi un'imbottitura, riposano in una deliziosa formazione simmetrica piccoli gioielli di cacao, dalle forme svariate, alcuni adagiati entro copertine dai bordi arricciati a piegoline, altri sulla nuda carta. Ci sono rondelle di cioccolato fondente, amaro, sembrano i tappi delle bottiglie di acqua minerale, affiancate da una fila di cremini bicolore, accoppiati a due a due nel loro lettino leggero. un'allegra processione di chicchi di caffè ricoperti di lucida materia cioccolosa somigliano a fiorellini appena spuntati in un praticello ordinato. l'aiuola successiva è costituita da semisfere al peperoncino, poco più chiare delle loro cugine imperfette, simili a ciottoli di fiume, che racchiudono un cuore di zenzero candito. per la lunga sono sdraiate bucce d'arancia intinte nel cioccolato amaro, che scrocchia e si scioglie unendosi all'aroma del frutto. come se non bastasse, tutte queste leccornie, adagiate su cartoncino bianco, nascondono un secondo strato di gianduiotti incartati nella stagnola leggera, di tre colori e dimensioni diverse, che quasi sorprendono nella loro abbondanza e scioglievolezza. insomma, una delizia per ciascuno dei cinque sensi.

martedì 3 gennaio 2006

stasera a sbaffo nona sinfonia di beethoven con inno alla gioia incorporato. che dire... un po' pomposa ma rende. il direttore d'orchestra saltellava e si sbracciava come un bimbo, era tenerissimo. quando ti trovi un coro così. quando i soprani ti tengono per una sequenza infinita di secondi un si bemolle sovracuto... accipicchia. mi passa la voglia di studiare. :(


perchè i miei non mi hanno mandato a delle (sicuramente odiatissime) lezioni di pianoforte quando ero piccina? avrei scoperto prima il magggico mondo delle note. meglio tardi che mai.. certo che devo recuperarne di anni.


tre bemolli in chiave si mi la che tonalità è? naturalmente mi bemolle maggiore. o do minore. facile eh. uff. cinque diesis fa do sol re la? si maggiore o sol minore. brava brava. quanto ne sai ila. ma sei proprio sicura? boh.


 

domenica 1 gennaio 2006

scrivo giusto per il gusto di avere la data del primo gennaio dell'anno nuovo sul blog, ma non scrivo nient'altro......che è meglio, come diceva Puffo Quattrocchi.