Sono troppi i tagli che si devono rimarginare.
La convalescenza è lunga, e anche quando ti sembra di essere guarita c'è un prurito sulla cicatrice che ti ricorda incessantemente la ferita, il dolore, la tristezza dell'impotenza.
Non c'è limite alla sfortuna, poi uno si convince che da qui in poi può risalire, deve risalire, ma quando si è così deboli le gambe tremano e non reggono lo sforzo. Allora si comincia piano, forzando dolcemente i muscoli, e questi stessi muscoli il giorno dopo fanno male, eccome se fanno male, tanto più se ci si è dimenticati di averli.
Fuori c'è la vita, il mondo, che è andato avanti benissimo anche senza di te.
Lasciare il dolore alle spalle non è facile. Bisogna conoscere il proprio male per guarire. Ora che l'hai conosciuto potrai stare meglio. Ti auguro pronta guarigione.
RispondiEliminaIl poeta del Neodecadentismo, re del silenzio.
Forza Ilaria, forza! Non ho ancora capito che brutta avventura ti è capitata, ma sono con te.
RispondiEliminaUn abbraccio
Gaia
Intanto sei già in piedi. E' un importante traguardo ;-)
RispondiEliminaBaci :-*
Brain
Achille riuscirà a raggiungere la tartaruga.. non avere fretta.. passo dopo passo, tutto si rimetterà a posto..
RispondiEliminae ricorda.. c'è tanta frutta buona di stagione, in autunno.. ;-)
Il mondo sarà anche andato avanti, ma quando ci tornerai sarà sicuramente un posto migliore di quando non c'eri :)
RispondiEliminaBuona guarigione
krapp