domenica 24 febbraio 2008

ho avuto in dono la serie completa dei maestri del colore fabbri. ben duecento fascicoli editi a fine anni '60 con le riproduzioni a colori di alcuni dei capolavori di ciascun maestro, dal  medioevo al primo novecento. certo, le riproduzioni sono un po' datate e l'apparato critico non ha niente a che vedere con quello dei classici dell'arte rizzoli o con gli art dossier giunti, ma ho la mania di collezionare libri e tant'è.

ho dovuto liberare un ripiano intero di un mensolone che corre sopra al mio letto e che spero non crolli al peso di tutti questi fascicoli, decisamente non indifferente. se domani non mi alzo dal letto perchè sepolta dall'arte, sapete la ragione.

sarebbe un peccato, dato che ho perso più di due ore a spolverarli e a sistemarli in ordine alfabetico. tralaltro questa cosa mi ha dato la possibilità di fare una statistica sui nomi dei pittori: abbondano quelli che iniziano per "c" e per "m", mentre non c'è nessuno che inizi con la "n". mi sono accorta di non conoscere assolutamente due nomi.. gravissimo! nella fattispecie tale quinten metsijs e tale adam elsheimer. ora non so se vergognarmi di ciò o se imputare questa mia mancanza all'alternanza di fortuna di alcuni nomi nel tempo, per cui forse questi due signori al momento della pubblicazione godevano di maggiore considerazione. è anche vero che non me ne intendo molto di pittori stranieri che non siano i soliti dell'otto e del novecento.

per il secondo c'è una voce su wikipedia e da quanto ho capito ha vissuto all'incirca al tempo di caravaggio, passando per venezia e trasferendosi a roma dove si convertì al cattolicesimo (ma chi gliel'ha fatto fare in epoca di controriforma e inquisizione??) dedicandosi in particolar modo al paesaggio che nella sua vastità inghiottisce le tracce della presenza umana e sicuramente la fa da padrone all'interno della composizione, cosa tipicamente nordica in quel periodo.

bello questo notturno con riposo durante la fuga in egitto.







il primo invece sembrerebbe essere molto più sconosciuto, almeno da una breve ricerca su internet (compare però in una voce olandese di wikipedia), ma dando un'occhiata alle opere riprodotte nel fascicolo si riconosce una chiarissima impronta fiamminga alla van eyck, sia nei ritratti, sia nelle opere a carattere religioso.

simpatica questa con gli usurai, tralaltro dovrebbe essere ancora a roma per chi la volesse andare a vedere. una caricatura piuttosto spietata per una scenetta di genere di tutto rispetto.





2 commenti:

  1. bellissimi gli usurai, davvero esemplari

    ciao

    luca

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  2. Ciao sn giulia...ho trovato il tuo blog...xk stò facendo una ricerca sugli hippie...stò andano alla cieca...x caso tu conosci il movimento!??! e t consideri tale!!?xk m piacerebbe eseguire un'intervista...x avere + materiale... appena leggi qst commento...rintracciami il mio indirizzo è gi.udo@hotmai.it!!!!

    grazie mille giulia!!!

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