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doveva essere, come il fascismo, una "casa di vetro in cui tutti possono guardare". peccato che tutti potessero guardare ma non toccare, entrare. invece è un monumento che in sè assomma il rigore del castrum romano, l'impianto del broletto medievale, ed è il contraltare di un magnifico duomo iniziato dai magistri cumacini, antichi scalpellini emigrati in tutta italia a portare le loro conoscenze, e voltato da una cupola di juvarra con un'imponente presenza scenica soprattutto nella piazza sul retro, che corre lungo le absidi e porta direttamente all'altro lato, alla casa del fascio.
i numeri, le percentuali, le accuse, le ammissioni di sconfitta e le proclamazioni di vittoria, la scoperta di un razzismo leghista molto più radicato dalle mie parti di quanto potessi immaginare, non riescono tuttavia a distrarmi dalla mia tesuccia di abilitazione con poche pretese, che però sembra cadere a pennello e dopotutto mi conforta.
come se la politica fosse il sale della vita.
sarò di parte, ma per me c'è altro.
Pure le case di Libera?
RispondiEliminaStanno a Ostia, quando vuoi, un giretto al mare si fa.