ogni tanto mi incanto nell'osservare la delicatezza di qualche mia alunna. vorrei avere ancora sedici anni. mi faccio trasportare dalla loro fragilità, quando le interrogo e si avvicinano a me con le loro collanine, i jeans stracciati e polvere di ombretto sulle palpebre, mentre si stropicciano le mani e mi guardano con gli occhi grandi, un po' timorosi. giocano a fare le donne. arrivano a scuola ben curate, la pelle bianca, ogni dettaglio a posto, mentre io non sono nemmeno sicura di avere le lenti a contatto o gli occhiali.
adoro quando ragazzi e ragazze mi guardano a bocca aperta mentre li introduco a piccole verità che a me sembrano così banali: a loro aprono tutto un mondo nuovo. non me ne accorgevo quando ero io a occupare il banco e non la cattedra, ma a volte vorrei fare una fotografia di quello che vedo da lì mentre spiego.
certo, non tutti i momenti sono idilliaci come questo. ma non sono la fatina turchina con il flauto magico.
:)
RispondiElimina[ciao!]