è vacanza, almeno al 50%. le pagelle sono state consegnate, mancano solo tre esami da studiare, con saggi sul leggio in legno e il bustino di gesso per la mia schiena storta che ha da raddrizzarsi in meno di un mese.
imbattendomi in foto andaluse ho riletto parte del mio diario di viaggio. i brividi erano scontati eppure mi hanno sorpreso.
che ilaria diversa rispetto al viaggio ho conosciuto da settembre a questa parte. ma è ora di rimettersi a fare cose serie, come perdersi nei vicoli di qualche città sconosciuta e dormire in tenda.
altro che prof.
la prof va in vacanza, fino a settembre. non sarà l'andalusia stavolta, ma un paese altrettanto caliente e attraente e divertente e impertinente con millenni di storia che cercherò di toccare, con decine di nuovi amici che vorrò incontrare.
sento una crescente consapevolezza del mistero infinito che mi aspetta giorno dopo giorno, niente è scontato, tutto è da decidere, sognare, toccare con mano con cuore con gli occhi l'odore.
e otto fantastici mesi da prof, otto mesi da reclusa, studiosa, noiosa, nervosa da poter ricordare.
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