lunedì 28 luglio 2008

one penny for your thoughts

eccomi con la puntata numero uno del mio trip.


a dire il vero ho l'aereo tra un paio d'ore e devo passare da casa di jefferson a prendere la valigia, e soprattutto ho l'aria condizionata della boston public library di north end sulle spalle per cui non so quanto tempo resistero' qui a scrivere.


da dove inizio? sono gia' volati 5 giorni, la prima tappa bostoniana si sta per concludere e sono proiettata verso il canada. a casa di jefferson mi sono sentita molto a casa, non fosse altro che e' nel cuore della little italy di boston, con tanto di statue processionali di san giuseppe a cui vengono attaccati bigliettoni verdi e che vengono portate a spalla per hannover st., tra bancarelle di arancini e calamari fritti nella migliore tradizione italiana.


ho sentito l'inno americano almeno una volta ogni giorno, suonato dalla banda, dall'orchestra della marina davanti al municipio di boston e non so da chi altro, e ovviamente c'e' una bandiera a stelle e strisce ogni cento metri.


ieri ero a harvard, dove ho deciso che faro' il mio dottorato per scoprire il significato di alcune decorazioni di soggetto palesemente veneziano nella boston public library. ho gia' scelto il dormitorio che si affaccia sul parco e mi basta fare domanda sono sicura che verro' presa.


l'altro ieri invece sono stata in un altro posto molto veneziano, l'isabella gardner museum: una collezione di questa sciura americana che ha fatto costruire un vero palazzo veneziano a boston e lo ha riempito di un sacco di cianfrusaglie di grande valore, tra cui anche il ritratto di tommaso inghirami by raphael e un ratto d'europa di tiziano. ma la palma di migliore mostra, almeno tra quelle viste fino ad ora, va a una magnifica 'da el greco a velazquez' con capolavori assoluti della pittura spagnola del siglo de oro, al boston museum of fine arts. 


di certo non dimentichero' una sorta di aperitivo a base di anguria mango e rum sull'altana (se cosi' si puo' definire una terrazza gigante sul tetto della casa di un amico di jefferson) con vista sullo skyline di boston al tramonto, con le lucine dei grattacieli che colorano di pixel giallognoli il cielo man mano che si scurisce.


starei qui a raccontare migliaia di altre cose, ma credo che rimandero' al prossimo post altrimenti perdo l'aereo (non e' vero ma ho un certo languorino e andro' a mangiare qualcosa delle migliaia di schifezze che offre l'america - il mio tasso di colesterolo sta paurosamente salendo, me lo sento).

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