domani vado a venezia per un funerale.
l'occasione non è delle più felici. se n'è andata una parente alla lontana, anziana e malata da tempo, ma non riesco a contenere l'eccitazione per tornare in laguna, anche se si tratterà di una toccata e fuga. non credo ci sarà acqua alta, come all'ultimo funerale a cui ho partecipato, con tanto di motoscafo diretto all'isola di san michele, ovvero al cimitero dei veneziani.
dovrebbe essere una perfetta giornata di sole e freddo, una di quelle giornate che tanto mi mancano dei miei anni universitari. una di quelle giornate trascorse da una biblioteca all'altra, in diverse parti della città, camminando con la sciarpa al collo e i riflessi del sole nell'acqua scintillante dei canali, che accendono gli intonaci scrostati dei palazzi.
vorrei fare un salto in università, catturare una frazione di lezione a san sebastiano. chissà che lezioni ci sono domani verso l'ora di pranzo.
vorrei passare in dipartimento, salutare il mio prof di tesi e qualche ex compagno che non si è staccato dall'ambiente universitario, ma non metto piede in dipartimento da troppo tempo, e so che la sede è cambiata, e mi sentirei spersa senza più le mie stanzine di palazzo querini con i pavimenti inclinati che rimbalzano, i corridoi affollati di studenti accampati in attesa dei ricevimenti, la certezza di trovare qualcuno con cui scambiare qualche parola.
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