mercoledì 30 marzo 2005

 No in realtà aspetterò ancora un po'...
anche oggi non ho combinato letteralmente niente... ma c'è qualcuno lì fuori che sta scrivendo la tesi ed è giunto ad un punto morto come il mio???
Devo darmi da fare, voglio darmi da fare. Dovrà diventare un bel libro, ma non riesco a scriverlo. Oggi sono riuscita solo a rinominare un paio di file. That's all. Veramente vergognosa.. Domani, domani lo prometto sarò attiva. devo scuotermi da questo torpore che avvolge il mio cervellino. Una volta ero diversa. Ma una volta tutto era diverso.
Aiutatemi. Qualcuno mi sgridi, mi ricordi che non c'è più tempo. Così tanto da fare, e così poco tempo per farlo..
Sto ascoltando Tori Amos, che mi riporta indietro alla mia prima estate veneziana, 6 anni fa. più precisamente ai primi caldi di aprile. E' incredibile come una musica possa trasportarti nel tempo e nello spazio, e farti atterrare proprio lì dove la ascoltavi con accanimento, proprio in quegli odori, colori, luci e rumori. Little Earthquakes mi ricorda un pomeriggio alla ricerca di una cartina geografica di qualche vulcano, da presentare per l'esame di geografia.. La luce del sole di primavera, il consueto flusso turistico, il vociare delle persone a Santa Maria del Giglio. E' tutto sigillato qui, quasi come se questo cd, continuando a girare nel lettore, avesse registrato uno strato di vita sopra alle tracce musicali.

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