martedì 14 novembre 2006

barna

mi sono persa una domenica coi fiocchi e il vento caldo. chissà se c'era il vento caldo anche a genova.

per consolarmi sono andata in un luogo magico, non lontano da casa, sopra al lago. sono tornata indietro di dieci anni abbondanti, quando per la prima volta ho osservato il giorno rubare il cielo alla notte senza aver chiuso occhio, avvolta in pesanti coperte di lana in un prato in declivio con una delle vedute più incantevoli del lago, dove i due rami si uniscono, o si dividono, a seconda dei punti di vista.

avevo al collo una sciarpona di lana bianca che avevo cosparso di profumo. un profumo di frutti selvatici, leggermente asprigno, che mi piacerebbe ritrovare perchè sono certa che mi riporterebbe indietro in un batter d'occhio. o di ali.

ricordo di essermi lavata la faccia al mattino, prima di ripartire, con l'acqua della fonte nella piazzetta del paese, un borgo vicino a Plesio, dimenticato e pressochè deserto in una notte di novembre. avevo quindici anni e tutto era così prezioso, unico. forse perchè stavo sperimentando il mondo, con la consapevolezza di farlo per la prima volta.

ero andata con il mio gruppetto di amici dell'oratorio, accompagnata dal prete che poi ci aveva abbandonati lasciandoci in balia di qualche ragazzo poco più grande di noi, e la notte si era trasformata in un divertente gioco di canti a squarciagola, corse nei vicoli silenziosi del paese, intrallazzi amorosi, visite nelle camere dei ragazzi, fino a quando non avevo scoperto questo praticello poco lontano e mi ci ero trasferita ad aspettare il giorno con la guenda, soprannome della mia migliore amichetta di allora. ci eravamo giurate eterna amicizia. non avremmo mai dimenticato quell'alba. e io, in effetti, la ricordo ancora alla perfezione. non so se sia lo stesso per lei, che nel frattempo ha "divorziato" da me, ha giurato eterna amicizia ad una smorfiosetta che l'ha portata nella sua casa in sardegna un'estate, e ora è avanti anni luce rispetto a me, con due bimbe, un fidanzato, una casa.

chissà se lei è mai tornata su quel prato.



6 commenti:

  1. A Genova la giornata è stata splendida... ma sono mancate le stelline dei tuoi occhi :-*

    Brain

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  2. già.



    E te lo sei mai chiesta: chissà cosa pensa e cosa prova la giovane quindicenne che uno di questi giorni di novembre 2006 ha scoperto l'alba su un prato in declivio assieme alla sua migliore amica?



    Grazie del racconto - mi hai fatto ricordare come l'ho scoperta io l'alba, a quindici anni.

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  3. lou - sono curiosa, come l'hai scoperta tu?

    brain - e qualcuno (non tu, come al solito dolcissima) contribuisce a rigirare il coltello nella piaga :P

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  4. hai sentito ila..? dal 2008 il limbo non ci sarà più. buona fortuna sempre...

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  5. su un prato pure io.

    a quindici anni pure io.

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  6. m'hai fatto venire tristezza sai? :P (forse è perché in sottofondo sto ascoltando la musica del mio blog..mah. :) )

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