domenica 1 maggio 2005

e maggio sia

Due paroline della Ila per celebrare il mese più bello dell'anno.


Peccato che al liceo maggio fosse un tormento di interrogazioni e compiti in classe, consegne di tavole e progetti. Ma tutta questa frenesia le faceva bene, la faceva sentire viva insieme ai fiori e alle piante che rinverdivano, alle api che ronzavano e agli ormoni che iniziavano a ballare la samba in attesa della calda e dolce estate.


La Ila è sul finire di un altro periodo della sua vita, lì lì per consegnare una tesi che per ora è scritta solo a metà, e per uscire dalla porta dell'università ed entrare nel portone del... di cosa? Mai come in queste settimane attende impazientemente l'estate con i suoi cambiamenti, i suoi viaggi, i suoi incontri. Ma mai come quest'anno vorrebbe che non finisse mai questo mese di maggio, dove probabilmente sarà troppo impegnata davanti al pc per sentire il caldo mantello del sole che si posa sulla sua pelle e sui prati.


La frenesia è quella del liceo, ma le aspettative sono cambiate. Non più la maturità, non più il trasferimento a Venezia per iniziare una nuova vita. Ora è tutto un punto interrogativo. Vorrebbe andare in Norvegia, a trovare i suoi amici, e anche in California, a trovarne altri, ma vorrebbe anche andare in posti lontani dove tutto sarebbe così nuovo, diverso, insolito. Vorrebbe essere a Venezia per iniziare, come tutte le estati, ad andare in spiaggia al Lido, a catturare quel sole e quell'aria di mare che qui non si trovano.


Vorrebbe farla finita con questa maledetta tesi che la imprigiona e la blocca.


Se tutto va bene, alla fine di questo nuovo mese sarà quasi libera. Manca poco. Purtroppo.

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