a parte il fatto che questa è la notte più corta dell'anno e vorrei proprio essere alle lofoten a gustarmi tutto questo ben di dio di luce
a parte il fatto che stavo per dimenticarmelo. buon solstizio a tutti. non siate tristi se da domani le giornate si accorciano, che è la prima notte d'estate.
stasera sono uscita con una mia compagna del liceo, la giudi. siamo andate in un posto dove ti danno una pentola di coccio piena di succosissima frutta a pezzi e di succo di frutta - volendo anche corretto con alcol, e tu vai avanti a sgranocchiare fette di ananas, a succhiare polpa d'anguria, a tritare pezzi di cocco, a inghiottire semini di passion fruit e a bere gustoso succo tropicale con una cannuccia lunga lunga lunga. ora ho le rane nella pancia, ma sono soddisfatta.
sono anche soddisfatta perchè nel tornare a casa ho ascoltato un magico terzetto di meravigliose canzoni shuffle dal mio prezioso scatolino azzurro che non potevano essere più belle per una notte di solstizio d'estate. nell'ordine: dark eyes di bob dylan. green plastic dei radiohead. last goodbye di jeff buckley. eh sì, sono soddisfazioni quando lo scatolino azzurro sforna queste sequenze casuali e il profumo dei fiori invade la macchina e il caldo dell'estate ti soffoca, ma solo un pochino.
tornando alla giudi. è stata una seratona stile ricordi quella volta che...?
tipo quando abbiamo vinto una vacanza io lei e la ele (il magico trio dell'ultima fila) grazie ad una gara di murales alla festa di fine anno scolastico, e siamo andate a cala di nisportino (isola d'elba) per una settimana a settembre, a far impazzire gli animatori del campeggio, cucinando uova strapazzate al pomodoro e provando tennis, immersione, tiro con l'arco, canoa, scherzi notturni ai bungalow vicini per ingannare il tempo. il soggetto del murales - ancora visibile nei sotterranei della scuola - era la gae, la nostra sgangherata supplente di inglese che si tagliava le unghie fucsia in classe e diceva "l'otto biscotto non te lo do!"
o tipo quando abbiamo seppellito nel cortile della scuola un paio di bottiglie di vetro stracolme di messaggi ai posteri come "la 3L è la classe più figa del liceo artistico" e altre verità epocali, segnando il luogo con una X sul muro di cinta, che presumo sia scomparsa (come del resto le bottiglie) da quando il cortile si è trasformato in un cantiere per l'ampliamento della sede della scuola.
o tipo quando abbiamo lanciato caramelle alla folla durante la campagna elettorale per l'elezione del rappresentante di istituto (il motto della nostra lista era "le matite spezzate continuano a disegnare") e una di queste caramelle ha colpito un neon sul soffitto che è scoppiato ed è caduto addosso ad una poverella che era seduta ad ascoltare il nostro programma con il braccio già ingessato. (per la cronaca, la nostra lista ha vinto e ho avuto l'onore di rappresentare gli studenti - non so se sia stato grazie alle caramelle).
o tipo quando durante i rientri pomeridiani del giovedì facevamo due ore di storia dell'arte in totale abbiocco, subito dopo pranzo, con tapparelle abbassate per vedere le diapositive e la prof, per tenerci sveglie, ci metteva in posa come le statue del timpano del partenone.
quanto darei per tornare al liceo