sto facendo i conti con un sacco di cose, dai giorni che mancano alla fine della vacanza - sigh - ai soldi che iniziano a scarseggiare, agli amici che ho trovato sulla strada ed a quelli che ho dovuto salutare.
inutile dirvi che sono un po' triste, perche` avevo trovato dei compagni di viaggio meravigliosi ma stanotte mi e' toccato salutarli. abbiamo diviso la macchina, la tenda, le risa isteriche alle 7 del mattino aspettando l'autobus per tornare al campeggio, i biscotti ai datteri, l'argilla di tarifa spalmata sulla pelle per renderla piu` bella, un'enorme padella di paella, gli abbracci.
ora proseguo il mio viaggio piu`o meno solitario, anche se in realta`un amico del gruppo - che tralaltro e`stato l'artefice dell'incontro - e` restato a malaga, almeno per oggi.
stanotte dormiro` in un letto vero, con tanto di materasso e una stanzina tutta per me in una residenza universitaria piuttosto sciccosa appena fuori da plaza de la constitucion. 33 euro non è un prezzo molto economico, ma qui a malaga c'e` la feria e tutti i prezzi sono altissimi. se non avete idea di cosa sia la feria, immaginatevi una sagra di paese con bancarelle, tendoni per mangiare ogni ben di dio, giostre, pupazzi, musica, zucchero filato. poi moltiplicatelo per mille e ancora siete lontani, perchè dovete aggiungere le niñas españolas vestite da piccole ballerine di flamenco, che si aggirano tra passeggini e lecca lecca come fossero piccole principesse.
riepilogando, dopo sevilla sono andata a cadiz, in un fantastico ostello decadente che per soli 12 euro mi ha garantito un lettino, un enorme bagno degli anni '40 che serviva all'intera balconata, e quattro amici nuovi di zecca. non ho fatto in tempo a posare lo zaino in camera che ho ricevuto da davide, napoletano doc, la proposta di andare al mare insieme a tre suoi amici (che ho poi scoperto aveva conosciuto la sera prima).
quegli stessi tre amici, emil, eli e marghe, mi hanno dato un passaggio verso sud il giorno dopo e ci siamo fermati a los caños de meca, in una fantastica spiaggia vicino al faro di trafalgar. vi do un consiglio: se volete andare in spagna al mare lasciate perdere la costa del sol, e scegliete la costa de la luz. non fate l'errore di non fermarvi a los caños, un ex rifugio di hippie dove si respira ancora una certa atmosfera alternativa. se riuscite, montate una tenda tra le dune della spiaggia e passate la notte sotto la luce della luna piena. al vostro risveglio tuffatevi nel mare (nudi o con il costume, a vostra discrezione) e lasciatevi cullare dal vento e dalle onde.
proseguendo verso sud siamo finiti al camping paloma di tarifa, vicino alla grande duna che ti fa sembrare un po' in mezzo al deserto, dove un vento impossibile gettava incessantemente in faccia minuscoli granelli di sabbia. abbiamo fatto i fanghi in spiaggia, non siamo andati a dormire prima delle 7 del mattino, abbiamo conosciuto camerieri andalusi di un certo spessore folkloristico.
e l'africa e` proprio li` davanti a te, una presenza discreta e ingombrante allo stesso momento, si intravede come un ologramma quando il vento lo permette.
ieri siamo passati da gibilterra. un universo parallelo. british. davanti al marocco. scimmie in cerca di noccioline, massicci calcarei a picco sul mare, jet che partono dietro le sbarre del passaggio a livello.
ora torno nella confusione della feria. a presto queridos.
(mi scuso con quanti non ricevono risposte ai miei messaggi, ma sono in economia anche con il cellulare).
Sigh, se penso che l'anno scorso ero alle prese con l'interrail e quest'anno con un terribile agosto cittadino mi viene la depressione, che per fortuna tu con i tuoi racconti provvedi a lenire...
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