la prima sposa e' arrivata su un calesse, con un lungo strascico di pizzo, accompagnata credo dal fratello e da due bimbe damigelle vestite tutte carine. nella chiesa di san pablo a ubeda l'attendeva una specie di coro composto da donne in costume andaluso arancione a balze, con scialle blu e il pettinino tra i capelli, e da uomini vestiti da toreri con cinturona rossa alta, che hanno subito intonato un canto tra il gioioso e il patetico, accompagnati da chitarre flamenche e percussioni, oltre che dal sensualissimo battere di mani. una ragazza ha cantato da sola alcune strofe del padre nostro, con una voce bellissima e triste allo stesso tempo.
la seconda sposa era gia' in chiesa, in sant'isidoro. la cerimonia quasi al termine, molto piu' "normale", con un tenore e un soprano accompagnati dall'organo che hanno intonato il panis angelicus e un curiosissimo "signore delle cime" all'offertorio, in italiano. un numero sproporzionato di invitati, la basilica era grande, tutti elegantissimi, le statue processionali della semana santa con i volti straziati dal dolore, le lacrime di cristallo sulle guance, i merletti e i velluti dei costumi, erano nelle cappelle adornate di fiori e candele, ori e argenti.
sono nella provincia di jaen, a baeza. ieri ero a ubeda. due paesi patrimonio dell'umanita'. e' l'ora della siesta che dura dalle 2 alle 6 del pomeriggio, e non c'e' molto da fare dopo aver visitato tutto questo ben di dio di architettura rinascimentale. tutto e' chiuso, perche' e' siesta, e' domenica, e' agosto, e' andalusia.
a granada ho conosciuto sampei con i suoi amici e ho passato con loro un paio di giorni, a visitare l'incantevole alhambra e a perdermi sotto la pioggia tra le viuzze del quartiere musulmano, tra un te' e un narghile'. ero all'hostal venecia, strana coincidenza, decisamente il miglior posto in cui ho pernottato, con un profumo di incenso e candele nel corridoio, musica diffusa, proverbi e detti granadini appesi alle pareti, e una tisana calda al mattino offerta dai proprietari.
malaga e' stata una pazzia, con la feria e gli arrivederci e il pescado frito e la notte tra la spiaggia e il pavimento di una stanza d'ostello.
mancano pochi giorni al mio ritorno. non credo di voler tornare..
complimenti per la vacanza, io sono appena tornato dalla spagna ma il mio è stato un divertimento più di plastica... hai avuto fortuna col tempo anche, non ci credo ancora che abbiamo avuto maltempo per 7 giorni di fila al mare in spagna.. besito..
RispondiEliminaRiesci a vedere il mondo con occhi così particolari che è davvero un peccato fermarti per richiamarti alla vita di sempre ;-)
RispondiEliminaBrain
Magari la nostra cloverina potrebbe foraggiare i suoi viaggi cominciando a scrivere le guide Clover-planet...io le comprerei al volo :)
RispondiEliminache bellissimo diario di viaggio!
RispondiEliminaè splendidooo!ma xchè non sono venuta anch'io???
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