mercoledì 22 giugno 2005

non è che lo faccia apposta a pensarci

 


stasera non potevo rimanere in casa. per fortuna non l'ho fatto.


certo, non è stato come andare in riva al lago a vedere le stelle che cadono, come mi era ronzato per la testa.


la solita serata nel solito posto con ie soliti quattro amici, a fare le solite chiacchiere. stasera si parlava di vacanze.


non credo mi aggregherò al gruppetto che andrà all'isola d'elba. ragazzi di 27-30 anni che non vogliono andare in campeggio perchè non è riposante e perchè non hanno il loro gabinetto privato. ma dico io: a 60 anni cosa farete?? starete seduti sulla vostra poltrona a fissare il ventilatore?


jefferson mi aspetta a boston

antonio a san diego

outi a londra

roberto a berlino o in canada

ansgar e marge a rostock

eirik a bergen

marie a oslo




andrei volentieri in thailandia, o in qualsiasi parte del mondo mai vista (e me ne manca un bel pezzo da vedere!)


oppure tornerei a santorini, l'isola che mi attrae più di una calamita. non so spiegare il perchè, forse un giorno ci riuscirò. non so dire perchè ricorra così frequentemente nei miei sogni. di tutta la grecia che ho visto a più riprese - e ne ho vista un bel pezzo - deve avermi stregato proprio lei.

no, credo che quest'anno sia presto per tornare a santorini. troppi ricordi stratificati che sono ancora lontani dall'essere frammenti di quella sana nostalgia che permea ogni metro quadrato che ho visitato in questo bellissimo mondo.



eppure vorrei spiegarvi di che cosa è fatto quell'invisibile filo che mi lega a quest'isola. credo che in pochi lo capiscano. sicuramente non lo capisce chi non si è mai trovato di fronte a quella parete di roccia scura al mattino presto, mentre il traghetto entra nel porto. sicuramente non lo capisce chi non è sceso lungo il dolce pendio puntellato di piantagioni di vite e muri bianchi verso le spiagge di sabbia nera. sicuramente non lo capisce chi non ha passato una sera sulla cresta di thira con tutte le lucine che pian piano rubano lo spettacolo al sole che tramonta. sicuramente non lo capisce chi non si è immerso nella caldera del vulcano, in quelle acque limpide del porto di amoudi.


ci sono pochi luoghi che ho visitato che esercitano una tale attrazione su di me.


e questa notte, la notte più corta dell'anno, penso di tornare a santorini, almeno per qualche minuto.


e penso a joni mitchell e alle sue isole greche.


 

3 commenti:

  1. ahahahhahaha.. uddìo quanto odio quando mi succede *-*

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  2. Ognuno ha un posto-calamita. Anche io ho il mio ma, paradossalmente, non ci sono mai stato. Ecco, diciamo che è più che altro un viaggio nel cassetto. Che realizzerò, visti i costi, quando sarò piuttosto benestante =)

    joni mitchell lo conosco per vie indirette. Una delle mie (se non LA, mia) cantanti preferite, ovvero Jewel, fece Bi Yellow Taxi insieme ad un altro terzetto niente male, formato da Indigo Girls, Sarah Mclachlan e Meredith Brooks.



    Grazie per il complimento. Diciamo che il mio virtuosismo letterario si esprime al meglio nei racconti che scrivo nel tempo libero, ma sono felice che qualcosa si noti anche leggendo il blog.



    (chiedo una cosa stupida, non prendertela: se mi dovessi commentare ancora, nonostante questa richiesta che sto per farti... :-P puoi usare un altro nick al posto di ILARIA o ILA ? Che esistono già, tra le mie lettrici, così non rischio brutte figure nelle risposte! Grazie ! )



    Andre

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  3. volevo spiegare l'origine del commento di stelluzza: stavo scrivendo questo post e giunta quasi alla fine mi si è cancellato prima di imbucarlo, così presa dalla rabbia invece del post ci ho messo un bel "ECCECCAZZO MI SI è CANCELLATO IL POST". poi la mia parte più "polite" ha pensato bene di torglierlo e riscrivere il post.

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